Sentimentalmente

Scrivere...


  Scrivere, come dipingere, sedersi al pianoforte e cercare nella memoria un pezzo da strimpellare, apre la porta del cuore, scarica la tensione e immette aria fresca per alimentare le emozioni. Scrivere è cercare la calma, e qualche volta trovarla. È tornare a casa. Lo stesso che leggere. Chi scrive e legge realmente, cioè solo per sé, rientra a casa; sta bene.Rientrare in casa è ritrovare le nostre cose,le nostre abitudini; scrivere di una gioia, di un tormento è spolverare un soprammobile e rimetterlo a posto, contemplarlo, come uno scarabocchio od una pennellata, se  quella è la via scelta per il ritorno. Leggere poi è abbellire  quella casa, fare in modo che non ci appaia mai silenziosa , ma parli i pensieri che facciamo nostri scorrendo pagine e pagine. Chi non scrive o non legge mai è sempre fuori casa,  come se vivesse  perennemente in alberghi, dove non c'è traccia di   lui come di nessuno che abiti quel luogo. Chi non scrive, non legge, non si esprime in nessun modo tangibile ,vive come un povero, un clochard, che non sa dove poserà il capo la sera e non può lasciare di se nulla da ritrovare  i domani  che verranno...