Sentimentalmente

Do....do ut des?!?


 Dare, dare, dedicarsi agli altri, amare l'amore nel  senso di donarlo dovunque ci sia necessità ci gratifica molto, ci fa sentire meno soli, tuttavia donarsi per empatia ad un altro, spesso significa anche dare potere all’altro. Troppo. "Io continuo a dare, senza chiedere niente in cambio - mi dico – tu sei il centro del mio mondo e lo resterai comunque, qualsiasi cosa tu faccia. Anche se non fai niente". E’ un modo per squalificarsi e darsi troppo poca importanza: non conto niente, in questa relazione ci sei solo tu. E' un modo per azzerare lo scambio e – in realtà – negare all’altro la possibilità di confrontarsi e quindi di crescere. Sono convinta che anche chi è molto generoso tenga un calcolo mentale di ciò che dà e di ciò che riceve e rischi, ad un certo punto, di chiedere il conto ,oppure di sentirsi perdutamente deluso dalla relazione , che  sia d'amore, d'amicizia, di lavoro . E se invece di dare fino a prova contraria , allora io dessi attenzioni, interesse, condivisione e poi mi aspettassi da te   qualcosa in cambio. ? Se ricevo riprendo a dare, altrimenti  smetto  e pretendo un confronto su questa cosa,poichè, se è vero che siamo esseri sociali ed abbiamo bisogno di stare con gli altri, è anche vero che ,se riusciamo ad apprezzare la compagnia di noi stessi,  di avere un dialogo interiore cuore mente  in noi, troviamo in noi il nostro migliore amico, non sentiamo il bisogno impellente di avere sempre qualcuno su cui  contare,acquistiamo sicurezza  nel prendere decisioni e sceglieremo di  stare con gli altri o di essere una coppia, quando ci farà piacere e non per necessità.Sono certa  che se , fin da giovani ,si imparerà a stare bene soli,avendo se stessi come qualcuno , sarà molto più semplice stare insieme come amici e come coppia.