Sentimentalmente

La casa sulla collina...(VI)


  Si era abituata a guardardarsi intorno,a prevedere il suo domani scolastico, i professori si erano coalizzati contro di lei, volevano impedirle quella relazione  che ritenevano disdicevole anche per la scuola, speravavo di esasperarla al punto che lei si ribellasse... e invece no, mai come in quegli ultimi anni di liceo ,lei riuscì a mantenersi calma. Il suo studio era metodico, collaudato ormai da parecchi anni di scuola, da ottimi risultati che non si fece mai sorprendere, e fu un gran dispiacere per i suoi professori dover assistere ,anche quegli anni,alla premiazione di fine anno con la borsa della banca locale , che, con i soldi di un lascito, premiava la migliori pagelle della città.Le fotografie, leggermente ingiallite dal tempo, che lei stava guardando ,e  che le avevano portato alla mente questi episodi, le fecero spuntare una lacrima.Quella ragazzina coi capelli scuri, così fresca, sorridente era lei, o almeno quella che era stata un tempo, quella donna giovanissima che si portava nel cuore un amore tanto pesante ,che ,tuttavia le metteva le ali per correre dovunque lui le dicesse di raggiungerlo, di giorno con la  calma  di chi esce di casa come sempre, di notte scendendo dalla finestra di camera sua, che per fortuna non era troppo in alto, attenta a  non disturbare i genitori. E  c'era lui che la prendeva al volo in quell'ultimo balzo. Si inumidì le labbra, bagnate di lacrime, ebbe un attimo di sbandamento mentre il ricordo di quei baci era un brivido che le scendeva  lungo la schiena, lo stesso brivido di ogni bacio, di ogni desiderio di un suo bacio.Oggi il forte vento che ieri aveva spazzato la collina, non si era fatto sentire.   Lei era uscita per controllare quanto fosse andato distrutto, per programmare la risistemazione del giardino... E come sempre , passo dopo passo si era trovata dove , ancora l'anno scorso ,c'era il suo meraviglioso bosco, il bosco dei suoi sogni, dei suoi momenti di  beata solitudine,quando si chinava sul ruscello nel quale specchiava non solo il suo viso, ma la sua vita che scorreva, anno dopo anno su quella collina che lui aveva comprato per lei, che lei aveva visto ,ricoperta di neve ,la prima   volta. Gli alberi stavano ricrescendo e lei pensava a quel bosco nuovo tra qualche anno ,mentre si sporgeva sul ruscello. Qua e là  resistevano angoli innevati a ricordare che era ancora inverno, e, osservando nell'acqua i suoi capelli bianchi ,si rese conto che il suo inverno non sarebbe diventato mai più primavera e che non avrebbe ma più visto il suo bosco com'era stato nei tempi felici.