Sentimentalmente

Lo stupore...


 "E tornò a casa pieno di stupore per l’accaduto"È il Vangelo di Luca (24,12):  parla di Pietro, che, dopo il racconto delle pie donne , è  corso al sepolcro per verificare la notizia. Trovato il sepolcro vuoto e  per terra le bende che avvolgevano il Cristo torna a casa pieno di stupore, pare quasi vaneggiare e stupiscono anche gli altri discepoli. Lo stupore. Quasi non esiste più e, se pure qualcosa potesse provocarlo, chi sa ancora stupirsi?   Occhi spalancati, bocca aperta incapace di proferire parola, se non dopo un ohhh liberatorio. Lo stupore appartiene  ai bambini, ai semplici , a chi sa meravigliarsi anche dell'ovvio, lo stupore è l'anima che si ferma estasiata a godere di un' emozione, che la mente non ha ancora classificato.  La piovra della tecnologia ormai misura il mondo fin nei suoi più piccoli micron e si fregia della possibilità di spiegare tutto quello che vediamo. Lo stupore non ha spiegazione, è incanto, è magia,lo stupore  è l'inespiegabile degli antichi, un fiore che sboccia tra la neve,lo stupore è Babbo  Natale a tre anni, perchè a dieci si è già bulletti e per stupirsi si cerca il paradiso artificiale , i rave, le violenze del bullismo, le emozioni delle velocità folli. Lo stupore, stordimento benefico per chi viveva di futuro, di speranze ora è soppiantato dalla  disperazione della vita, che devi vivere giorno per giorno senza sapere come riempirla.