Sentimentalmente

Per chi ha studiato tanto latino e l'ha anche amato...


La radio stamattina mi ha raccontato di un personaggio radiofonico e  televisivo dei tempi andati,Franco Nebbia , che fu musicista e conduttore radiofonico, nonché attore. Nato a Roma nel 1927, morì per un infarto a Trieste nel 1984, a soli 57 anni. Iniziò la carriera dedicandosi al jazz, successivamente sul versante leggero, con canzoni interpretate da interpreti di prestigio. Fu anche cantautore ed i suoi testi erano sempre intrisi di ironia mista ad una notevole dose di anticonformismo.La sua canzone più famosa -interpretata ai primi anni 60 anche da Marisa Del Frate- oggi può essere una curiosità, una stravaganza , nel tempo in cui il latino si studia sempre meno e si parla anche di eliminarlo dai percorsi di studio che non conducano allo studio della letteratura classica antica.Questa canzone può fare il paio con quella  poesia scritta  da Piero Coccoluto Ferrigni, autore di una poesia composta di soli avverbi, dalla quale venne tratta anche una canzone.Non è solo il testo a rendere la canzoncina di Nabbia, altrimenti poco memorabile, un piccolo capolavoro di nonsense: quell' inciso di chachacha -15" scarsi a partire da 1'52" del video- è semplicemente geniale!Franco Nebbia - Passione Latina (Vademecum Tango) (1961)  Mutatis mutandis,absit iniuria verbistemporibus illisobtorto collo TangoRit. Ubi maior minor cessattalis pater, talis filiusmotu proprio, ad maioraAhi, vademecum tangoad usum doelphiniUbi maior minor cessattalis pater, talis filiusmotu proprio, ad maioraAhi, vademecum tangosed alea iacta est.Memento audere semper !Mala tempora curruntPer aspera ad astraparva sed apta mihiorribile visused ex abrupto Tango.Ubi maior minor cessattalis pater, talis filiusmotu proprio, ad maioraAhi, vademecum tangoad usum doelphiniUbi maior minor cessattalis pater, talis filiusmotu proprio, ad maioraAhi, vademecum tangosed alea iacta est.Ipso facto magna pars !!   Eccovi qui la poesia di avverbi di Yorik( pseudonimo di Coccoluto Ferrigni) MisteroQuando talor frattanto,forse, sebben così;giammai piuttosto alquantocome perché bensì?Ecco repente altronde,quasi eziandio perciò,anzi, altresì laondepurtroppo invan; però...Ma se perfin mediante,quantunque attesoché,ahi sempre, nonostante,conciossiacosaché.
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