Sentimentalmente

Da bambina...e poi sempre.


Da bambina guardavo il mare a lungo, mi piaceva lasciar scivolare lo sguardo verso l'orizzonte, era come disegnarlo per la maestra, finiva sempre con una linea retta, interrotta da una nave ;c'era sempre una ciminiera col fumo su quella nave. Verso la spiaggia almeno due pesci colorati e poi la bottiglia che approdava.  E in quella bottiglia c'era sempre un messaggio. Da bambina leggevo Salgari,  Robinson  Crusoe; oltre il mare vedevo i paesaggi della   Malesia, oppure l'isola di Robinson. Robinson non solo  viveva come meglio poteva, ma ogni giorno metteva un messaggio in bottiglia,chissà dove le trovava, ma ogni giorno una bottiglia arrivava, doveva arrivare in quel mare che guardavo con gioia ed apprensione. Il messaggio in bottiglianon poteva essere altro che una richiesta d'aiuto... ed io ero là ad aspettare nel mio inconscio quella bottiglia. Aiuto, volevo dare aiuto; da bambina ero sempre fuori del mondo, volevo essere coraggiosa , ma che fatica per farmi nuotare, volevo essere forte, eppure piangevo se cadevo dalla bicletta e mi sbucciavo il  ginocchio; volevo fare da sola ,eppure  mi vestivano sempre la mamma o la tata. Da bambina volevo giocare con i bambini in cortile, ma dovevo stare dalle suore tutto il giorno. Dopo le lezioni dovevo ricamare, imparare musica,le buon maniere, ero una bambina e mi chiamavano signorina. Ero una bambina, ma non ero quella bambina che sentivo dentro che voleva andare da sola, giocare coi bambini felici, quelli che giocavano a facciamo finta che ero; avevo tanto ,ma ero un uccellino in gabbia, che sognava di volare libera nel cielo.  E' stato allora che mi sono innamorata del mare , del cielo, di tutto quello che è là, oltre me, e mi chiama.