Sentimentalmente

La partita a scacchi!


 Un giovane si presentò ad un maestro zen e gli dichiarò: "Vorrei raggiungere la liberazione dalla sofferenza promessa dal Buddha. Ma non sono capace di lunghi sforzi e non sono in grado di meditare. Esiste una via che posso seguire?""Che cosa sai fare?" gli domandò il maestro. "Niente.""Ma c'è qualcosa che ti piace fare?""Giocare a scacchi."Il maestro fece portare una scacchiera e una spada. Poi chiamò un giovane monaco e disse: "Chi di voi due vincerà questa partita a scacchi raggiungerà la liberazione. Chi perderà sarà ucciso con questa spada. Accettate?I due giovani acconsentirono e incominciarono a giocare. Sapendo che era una questione di vita o di morte, si concentrarono come non avevano mai fatto. A un certo punto il primo giovane si trovò in vantaggio e pensò che la vittoria era sicura. Guardò il suo avversario e si accorse che il maestro aveva sollevato la spada sulla sua testa. Allora ne ebbe compassione e compì un errore deliberato. Ora era lui che stava per perdere. Vide che il maestro aveva spostato la spada sulla sua testa... e chiuse gli occhi.La spada si abbatté sulla scacchiera. "Non c'è né vincitore nè vinto" proclamò il maestro "e quindi non taglierò la testa a nessuno".Poi aggiunse rivolto al primo giovane: "Due sole cose sono necessarie: la concentrazione e la compassione. E tu le hai sperimentate entrambe. Questa è la via che cerchi".
  In questa scelta della Via non ci sono privilegi, nè è necessario essere dotati di particolari talenti. Quando qualcosa ci piace, ci assorbe anima e corpo, riusciamo a concentrarci al massimo, se poi  fosse anche questione di vita o di morte, allora si riesce a dare anche l'impossibile. Inoltre, anche la gente più malvagia può provare un attimo si compassione