Sentimentalmente

Thomas Moore...e i social network...


"We need people in our lives with whom we can be as open as possible. To have real conversations with people may seem like such a simple, obvious suggestion, but it involves courage and risk."Thomas Moore " Abbiamo bisogno  nelle nostre vite di persone colle quali potersi aprire il più possibile. Avere con la gente una conversazione vera, sincera , rilassata, può sembrare come  il più semplice, ovvio  consiglio, ma ciò richiede coraggio e rischio. "Bisogno di parlare delle persone, diceva  Thomas  Moore,una piccola riflessione la mia. Lui, filosofo, umanista, vissuto a cavallo di due secoli ,nato nella seconda metà del1400 e morto nella prima del1500, condusse una vita di studi, di progetti col gusto ed il piacere di confrontarsi con gli studiosi contemporanei, mettendo in gioco le sue idee, ma difendendole sempre  fino allo stremo delle forze.  Quando non volle abiurare  certi principi, si  scontrò con molte persone influenti come Erasmo da Rotterdam, si inimicò talmente il re Enrico VIII, al quale prestava le sue competenze storiche politiche e religiose, che finì sul patibolo , ma  rifiutò fino alla fine di essere artefice dei documenti che sancirono la separazione della chiesa Anglicana dalla Chiesa di Roma, contrario com'era al divorzio, che ,invece ,il Re voleva a tutti i costi. Noi tutti abbiamo bisogno di parlare, ed è vero, come lo  è altrettanto  il fatto , che non sempre ci riesce di farlo a tu per tu con le persone. Sarà per questo che nascono social network come i funghi, perchè dietro uno schermo i pensieri escono liberi da ogni confronto, quello di occhi che si guardano durante una conversazione o una discussione accorata, specialmente quando le idee sono discordi. Ecco perchè c'è disinvoltura, anche troppa a volte, nell'anonimato, ecco la paura , il rifiuto di accettare un incontro o semplicemente aprire la Webcam di Skype.  Aveva ragione Moore a parlare di coraggio, di rischio a mettersi in gioco di persona. Chissà che penserebbe , ora , di questo mezzo, così poco chiaro, così menzognero  che permette alle persone di vivere addirittura una seconda vita sul web, completamente opposta a quella reale ? Perchè ci sono persone che collezionano amici in numero esagerato? Come si possono vivere migliaia di amicizie  qui sopra, magari con un semplice profilo, quando il blog già offre la possibilità di un piccolo confronto? Mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse.