Sentimentalmente

Senza parole...


 Un giorno un maestro Zen, mentre passeggiava, venne fermato da un sacerdote che gli chiese, con l'intento di imbarazzarlo:" Sai dirmi cos'è la realtà senza  parole e senza silenzio!"  Come risposta il maestro gli  diede un pugno in faccia.Risposta perfetta:un fatto esprime la realtà.  Con quel pugno il maestro aveva insegnato il senso delle cose. Era una specie di risveglio sul quotidiano, che tutti dovremmo guardare ogni tanto con attenzione, come  se ci svegliassimo da un sonno, improvvisamente, e si sa, spesso i bruschi risvegli sono traumatici. E proprio questi sono quelli che ci aprono gli occhi quando non siamo preparati ad accettare dolori grandi. Per cui, per imparare ad accettare ogni evento della vita è necessario vivere con consapevolezza, ossia essendo presenti in ogni azione , attenti , concentrati su quanto stiamo facendo, anche se si tratta di cosa semplice, che abbiamo fatto mille volte. Apprendere questa consapevolezza non è semplice, non siamo abituati ; nel nostro cervello si inseguono migliaia di pensieri, la nostra vita è una confusione che a volte non riusciamo più a controllare. Ecco allora una serie di malesseri, spesso inspiegabili se non col coinvolgimento della mente. Un semplice esercizio per abituarci alla consapevolezza consiste nel dedicare cinque, dieci minuti al giorno all'ascolto del nostro corpo. Se, rilassati, ascoltiamo il nostro respiro, oppure il battito del cuore, noi siamo presenti in atti spontanei e fondamentali della nostra vita, consapevoli del nostro essere, padroni della realtà