Sentimentalmente

...e fu la luce. Così narrano i Cherokee.


 Fin da piccola mi hanno interessato gli indiani d'America. Dapprima erano i film Americani che mi mostravano questo popolo, ed è forse per come me lo presentavano, nemici, crudeli,  feroci oppositori dei coloni americani alla conquista del West, che iniziai ad interessarmi meglio a loro ed ho incominciato ad amare, stimare ed apprezzare. Fierezza,coraggio, orgoglio, amore  per la terra, la loro madre terra, avuta in prestito, da conservare, utilizzandola esclusivamente per i bisogni degli uomini, mai per sfruttarla, questi i pregi che mi affascinarono da subito. E lessi tanto di  loro scoprendo la loro cultura ed anche alcuni scritti. Riordinando la biblioteca, ieri mi è capitato un libro di antichi racconti, attribuiti alle varie tribù.  Ho riletto questo attribuito ai Cherokee. Questi abitavano la parte sud orientale degli Stati Uniti (Georgia,Carolina, Tennessee). A partire del 1800 furono costretti a emigrare negli stati centrali, fra Missouri e Arkansas.  Nonna Ragno ruba il sole  In principio c’era soltanto oscurità, e nessuno riusciva a veder qualcosa. Gli uomini continuavano ad urtarsi l’un l’altro ed a brancolare alla cieca. Essi dissero:”Ciò che occorre a questo mondo è la luce”. La Volpe disse che conosceva certa gente dall’altro lato del mondo che aveva una grande quantità di luce, ma che era troppo avida per dividerla con gli altri. L’Opossum disse che sarebbe stato felice di rubarne un po’.”Io ho una coda folta”, disse.”Posso nascondere la luce dentro tutta quella pelliccia”. Quindi si avviò verso l’altro lato del mondo. Là trovò il sole appeso ad un albero che illuminava ogni cosa. Strisciò su sino al sole, prese un pochino di luce e la stivò nella sua coda. Ma la luce era calda e bruciò tutta la pelliccia. La gente scoprì il suo furto e si riprese la luce, e per sempre da allora la coda dell’Opossum fu pelata. “Lasciatemi tentare”, disse la Poiana.”Io conosco qualcosa di meglio che nascondere un po’ di luce rubata nella coda. La metterò sulla testa”. Volò all’altro lato del mondo e, tuffandosi dritta sul sole, afferrò un suo raggio. Se lo mise sulla testa, ma quello le bruciò le piume. La gente le acchiappò il sole e per sempre da quel momento la testa della Poiana rimase pelata. Allora Nonna Ragno disse:”Lasciatemi tentare!”. Con la creta fece innanzitutto una pentola ben spessa. Poi filò una ragnatela sino a raggiungere per tutto il tragitto l’altro lato del mondo. Era così piccola che nessun individuo tra quella gente notò il suo arrivo. Velocemente Nonna Ragno raccolse il sole, lo mise nel vaso di creta e si arrampicò indietro verso casa lungo un filo della sua ragnatela. Ora il suo lato del mondo aveva la luce ed ognuno si rallegrava. Nonna Ragno portò ai Cherokee non solo il sole, ma con esso anche il fuoco. Ed oltre a ciò insegnò al popolo dei Cherokee l’arte di fare i vasi.