Sentimentalmente

...e io incominciai a leggere.


  Era il tempo in cui, ad una decina d'anni dalla fine della guerra,incomincava ad emergere una nuova borghesia che si stava creando un certo benessere economico, giovani professionisti , freschi di laurea,   vecchi professionisti,la nobiltà locale che viveva sulle ultime ricchezze rimaste loro.   La loro vita era tutta spensieratezza, voglia di divertirsi, dopo il duro lavoro di quegli anni. Avevo forse sedici anni quella primavera in   cui fu inaugurato  il circolo del tennis nella nostra piccola città di provincia, e naturalmente  mi trovai  tra tante persone conosciute e no; giocavo a tennis, ma  la bella e fornita biblioteca che la Club House, costruita in un' antica villa nobiliare, ci offriva, mi  attirava molto di più. E fu lì che feci la mia conoscenza con Marchel  Proust contemporaneamente a colui che stava leggendo il suo libro con una concentrazione, che mi pareva volesse divorare il libro, tanto gli si avvicinava. Seppi poi che era molto miope e prese ad indossare spesse lenti, il dottorino, che divenne uno dei miei più cari amici, intelligenza curiosa, lettore accanito di tutto quello che veniva pubblicato senza trascurare i classici, e poi era innamorato di  Proust. Mi vide, incuriosita davanti a tanti libri, incerta da dove incominciare.  Lo vidi alzarsi, dirigersi verso un angolo della sala, salire su uno sgabello, afferrare deciso un volumetto. Tornò da me, mi invitò a sedere e mi apri sul tavolo quel libro. Lessi"Du côté de chez Swann".  Guardai il dottorino come a chiedergli una spegazione. Mi rispose :"  Leggi.  E' in italiano", leggi, poi ne parliamo. Si ricacciò nella lettura ed io iniziai a leggere Marcel Proust.