Sentimentalmente

Le grandi menti non hanno tempo...


   La cosa più importante nel mondo è  sapere essere per sè.La nostra vita è composta come l'armonia del mondo, di cose opposte e anche di toni diversi, dolci e aspri, acuti e bassi, molli e gravi. Il musicista che prediligesse soltanto i primi, che musicista sarebbe? Bisogna che se ne sappia servire nel complesso e amalgamarli.Se mi si spinge a dire perché l'amavo, sento di portelo esprimere soltanto rispondendo: perché era lui, perché ero io.Non potendo regolare gli avvenimenti, regolo me stesso e mi adatto ad essi, se essi non si adattano a me.La vecchiaia mette più rughe sullo spirito che sul volto.Mi considero un uomo comune, eccetto per il fatto che mi considero un uomo comune.Più in alto la scimmia sale, più mostra il sedere.Mi sono imposto di avere il coraggio di dire tutto quello che ho il coraggio di fare.  Michel Eyquem de Montaigne Michel Eyquem de Montaigne (Bordeaux, 28 febbraio 1533 – Saint-Michel-de-Montaigne, 13 settembre 1592) fu un filosofo, scrittore e politico francese noto anche come aforista.Commentando i classici, come Plutarco, Seneca e Lucrezio, Montaigne analizzò la condizione umana e la quotidianità, con una rara capacità d'introspezione libera da pregiudizi. Il suo progetto era quello di togliere le maschere e gli artifici per rivelare il vero sé. Opera senza precedenti per sincerità e introspezione, è il ritratto di uno scettico per il quale sono da condannare le dottrine troppo rigide e le certezze cieche. La sua influenza fu molto ampia sulla filosofia  e sulla letteratura francese e occidentale. Lo stile di Montaigne è allegro e spregiudicato: passa velocemente da un pensiero all'altro. Le sue considerazioni sono costantemente puntellate con citazioni di classici greci e latini. Giustifica questa abitudine con l'inutilità di "ridire peggio qualcosa che un altro è riuscito a dire meglio prima"