Sentimentalmente

Che relazione avete col contatto fisico?!?


Scegliere se salutare una persona appena conosciuta con un bacio sulla guancia o con una stretta di mano è un vero e proprio dilemma: da una parte c'è il timore di sembrare troppo avventati, dall'altro la voglia di accorciare le distanze. A sollevarci dall'imbarazzo della decisione è una nuova ricerca, condotta dalla Oxford University, che ha delineato, attraverso una mappa, il tipo di contatto fisico più appropriato a seconda della persona che ci troviamo di fronte e del grado di intimità. "In generale, pochi amano essere baciati sulla guancia dopo il primo incontro, gli sconosciuti preferiscono che siano coinvolte nel contatto solo le mani", ha spiegato lo psicologo e autore dello studio Robin Dunbar.La ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, ha coinvolto 1300 persone provenienti dalla Gran Bretagna, Finlandia, Russia, Francia e Italia. Un risultato sorprendente riguarda proprio il Bel paese: malgrado la fama di popolo "espansivo", gli italiani sembrerebbero meno propensi al contatto fisico rispetto ai russi, mentre i finlandesi si sentirebbero meno a disagio di tutti. Gli studiosi hanno chiesto ai volontari di indicare le parti del corpo off limits e quelle che, invece, l'altro (un partner, uno sconosciuto, un familiare) può toccare senza creare imbarazzo.Lo studio ha prodotto una mappa: si va dal nero, che indica le zone "tabù" al giallo chiaro, che indica, invece, il "via libera". Molto dipende dal tipo di relazione e dal sesso di appartenenza: le donne, ad esempio, hanno meno problemi con il contatto fisico rispetto agli uomini. Toccare le zone intime è concesso dalle donne solo al partner o alla mamma. Accesso negato all'intimità dei figli maschi per le mamme,  essi preferiscono  una sconosciuta."Interpretiamo il contatto a seconda del contesto in cui avviene la relazione - spiega il professor Dunbar -Baciare una persona che non si conosce sulla guancia, ad esempio, potrebbe far sentire molti a disagio, anche se oggi è diventata una pratica convenzionale tanto quanto lo stringere la mano".Nonostante il contatto possa essere a volte poco piacevole, secondo lo psicologo, non bisogna mai abbandonarlo.  Nell'epoca dello smartphone e computer, è necessario continuare a toccarsi, sfiorarsi, guardarsi per mantenere viva la relazione con gli altri. "Sappiamo che quando due persone non si vedono la qualità della loro relazione diminuisce. I social network possono rallentare questo declino, ma non fermarlo definitivamente. Abbiamo bisogno davvero di guardarci negli occhi l'un l'altro".