Sentimentalmente

Il vischio...


 Chi si ama , durante tutto il periodo delle feste, si bacia sotto il vischio.  Ecco perchè questo rito , credenza degli innamorati, viene considerato propiziatore dell'amore Un vecchio mercante si girava e rigirava, senza poter prendere sonno. Gli affari, quel giorno, erano andati benissimo: comprando a dieci, vendendo a venti, moneta su moneta, aveva fatto un bel mucchietto di denari. Si levò. Li volle contare. Erano monete passate chissà in quante mani, guadagnate chissà con quanta fatica. Ma quelle mani e quella fatica a lui non dicevano niente. Il mercante non poteva dormire. Uscì di casa e vide gente che andava da tutte le parti verso lo stesso luogo come si fossero passati la parola per partecipare a una festa .Qualche mano si tese verso di lui. Qualche voce si levò: - Fratello, - gli gridarono - non vieni? Fratello, a lui fratello? Ma chi erano questi matti? Lui non aveva fratelli. Era un mercante; e per lui non c'erano che clienti: chi comprava e chi vendeva.Ma dove andavano ?  Si mosse un po' curioso. Si unì a un gruppo di vecchi e di fanciulli. Fratello! Oh, certo, sarebbe stato anche bello avere tanti fratelli! Ma il cuore gli sussurrava che non poteva essere loro fratello. Quante volte li aveva ingannati? Comprava a dieci e rivendeva a venti. E rubava sul peso. E piangeva miseria per vender più caro. E speculava sul bisogno dei poveri. E mai la sua mano si apriva per donare. No, lui non poteva essere fratello a quella povera gente che aveva sempre sfruttata, ingannata, tradita. Eppure tutti gli camminavano a fianco. Ed era giunto, con loro, davanti alla Grotta di Betlemme. Ora li vedeva entrare e nessuno era a mani vuote; anche i poveri avevano qualcosa. E lui non aveva niente, lui che era ricco.  Entrò nella grotta insieme con gli altri; s'inginocchio insieme agli altri.- Signore, - esclamò - ho trattato male i miei fratelli. Perdonami. E proruppe in pianto. Appoggiato a un albero, davanti alla grotta, il mercante continuò a piangere, e il suo cuore cambiò. Alla prima luce dell'alba quelle lacrime splendettero come perle, in mezzo a due foglioline.Era nato il vischio.Il vischio è un arbusto semiparassita molto comune nelle regioni boscose di Europa e America, che vive aggrappato ad alcuni alberi ospiti, come la quercia, il pioppo, il melo, il biancospino. Ha la forma di un grosso cespuglio rotondeggiante con rami sempreverdi. I fiori sono riuniti in fascetti e le bacche sono globose e contengono un liquido vischioso (da cui prende il suo nome) e biancastro. La parte medicamentosa del vischio è rappresentata dalla pianta intera e dai rametti fogliati. Le bacche invece non sono utilizzate , e non perchè siano velenose, ma perchè il loro contenuto è talmente colloso, che sono pochissimi anche gli uccelli, che hanno imparato a nutrirsene. Il vischio nell'antichità era considerato una pianta sacra. All'epoca dei Celti, i sacerdoti, detti druidi, usavano il vischio per ottenere infusi e pozioni contro qualsiasi malattia.