Beethoven, la musica gli veniva dal cuore? Un articolo , che ho letto su FOCUS, che mi ha interessato moltissimo, mi ha fatto ascoltare Beethoven con un' attenzione diversa; ne ho stalciate alcune parti per riproporvelo a modo mio.Era davvero musica che veniva dal cuore quella di Beethoven: le composizioni del musicista sarebbero influenzate dall'andamento del suo cuore. I ritmi di alcune delle sue composizioni più famose e visceralmente toccanti sarebbero condizionati dalle aritmie cardiaca di cui il compositore probabilmente soffriva. È l’ipotesi di tre ricercatori, un musicologo, un cardiologo e uno storico della medicina della University of Michigan e della University of Washington. Si è sempre speculato sulle numerose malattie di cui il compositore avrebbe sofferto fin da giovane, dall'asma alla sindrome del colon irritabile, da malattie renali alla cirrosi epatica. E gli storici si sono anche interrogati su come i disturbi fisici del musicista potrebbero averne influenzato l’arte. Uno degli esempi più noti è la sordità, da cui Beethoven fu affetto fin da giovane e che avrebbe condizionato il suo stile via via che progrediva. Ma è stata avanzata anche la teoria che certi motivi ritmici nella sua musica siano una trasposizione di irregolarità del ritmo cardiaco, di cui è verosimile soffrisse in associazione con gli altri suoi disturbi fisici. L’esempio citato da alcuni studiosi è l’Opus 81a, la sonata per pianoforte n. 26, che contiene nel movimento di apertura delle pause importanti e un ritmo galoppante e sincopato che ricordano le extrasistoli, quando il cuore ha un battito "in anticipo", spesso seguito da una pausa.
Beethoven, la musica gli veniva dal cuore?
Beethoven, la musica gli veniva dal cuore? Un articolo , che ho letto su FOCUS, che mi ha interessato moltissimo, mi ha fatto ascoltare Beethoven con un' attenzione diversa; ne ho stalciate alcune parti per riproporvelo a modo mio.Era davvero musica che veniva dal cuore quella di Beethoven: le composizioni del musicista sarebbero influenzate dall'andamento del suo cuore. I ritmi di alcune delle sue composizioni più famose e visceralmente toccanti sarebbero condizionati dalle aritmie cardiaca di cui il compositore probabilmente soffriva. È l’ipotesi di tre ricercatori, un musicologo, un cardiologo e uno storico della medicina della University of Michigan e della University of Washington. Si è sempre speculato sulle numerose malattie di cui il compositore avrebbe sofferto fin da giovane, dall'asma alla sindrome del colon irritabile, da malattie renali alla cirrosi epatica. E gli storici si sono anche interrogati su come i disturbi fisici del musicista potrebbero averne influenzato l’arte. Uno degli esempi più noti è la sordità, da cui Beethoven fu affetto fin da giovane e che avrebbe condizionato il suo stile via via che progrediva. Ma è stata avanzata anche la teoria che certi motivi ritmici nella sua musica siano una trasposizione di irregolarità del ritmo cardiaco, di cui è verosimile soffrisse in associazione con gli altri suoi disturbi fisici. L’esempio citato da alcuni studiosi è l’Opus 81a, la sonata per pianoforte n. 26, che contiene nel movimento di apertura delle pause importanti e un ritmo galoppante e sincopato che ricordano le extrasistoli, quando il cuore ha un battito "in anticipo", spesso seguito da una pausa.