Sentimentalmente

Gennaio...


Gennaio un tempo era diverso.  Era tutte le cose  ed  una cosa, come una porta solida . Il suo freddo chiudeva la citta in una  capsula grigia. Gennaio pioveva momenti e li congelava nella sua memoria:  la donna che lei  vedeva  cercare con ansia dei nomi  su un portone scuro, l'uomo che scribacchiava un messaggio e lo  metteva in mano al suo amico prima di separararsi sul marciapiede, l'uomo che correva verso la fermata del bus e ci saliva al volo. Ogni azione umana sembrava produrre una magia. Gennaio era un mese a due facce, rumoroso come  le ilarità di un buffone, scricchiolante come la neve quando  fa la crosta  , puro come ogni inizio, fosco come un vecchio,misteriosamente  familiare, eppure sconosciuto, come una parola  qualche volta  può non essere esatta. Era un mondo che si muoveva dietro i vetri di una finestra di una stanza calda . Scendeva la notte, i bambini  dormivano e lei aspettava che lui tornasse o la chiamasse per quella buonanotte che diventava buongiorno e lei aveva vissuto per intero camminando sul filo del telefono. Gennaio , un tempo, eravamo tanto innamorati.  Gennaio, oggi c'è un sole primaverile, neanche un fiocco di neve, penso a te come ogni giorno , tu sei in un mondo sconosciuto, ma nemmeno la morte  ci ha separati perchè sei nel tempo dove tutto è energia e l'amore  si nutre di essa. 
 “From my rotting body, flowers shall grow, and I am in them, and that is eternity.” Edvard Munch