Periodo Edo (1603-1868)Produzione seta in Giappone_dal Metmuseum, sezione antichi testi orientali. Ho incontrato queste immagini, gironzolando su testi dell'antico Oriente, mia grande passione. In esse vi è praticamente un compendio per l'allevamento del baco da seta. In quel periodo in Giappone fiorirono i commerci con l'Europa,e la seta veniva acquistata in gran quantità poichè era molto più bella, più delicata, offriva una tavolozza di colori unica ,e altrettanti fantastici disegni.
Nella prima immagine è rappresentata la raccolta delle foglie di gelso, unica ed esclusiva alimentazione per i bachi da seta, che venivano allevati intensamente.
Nella seconda immagine si vede l'allevamento in cassette dei bachi, disposte in ordine cronologico. In questo modo le donne, addette alla produzione potevano controllare la crescita, lo sviluppo del baco in crisalide, grande produttrice di seta colla quale costruisce il bozzolo in cui svilupparsi, ponendo attenzione a che la produzione fosse al massimo, ma che la farfalla non bucasse il bozzolo. A questo punto i bozzoli venivano avviati ai filatoi, dove venivano immersi in acqua bollente per fermare la vita al loro interno. A questo punto, dopo l'asciugatura si iniziava la produzione nelle filande prima, nelle tessiture poi. Anche in Italia si produceva seta in quel periodo; ne parla il Manzoni nel suo romanzo " I promessi sposi" proprio perchè ambientato sul lago di Como, dove prosperavano i più importanti setifici della Lombardia. In Francia invece si produceva seta nel sud del paese e proprio in quel periodo ci fu un'epidemia, che distruggendo le uova dei bachi, impose ai produttori di rivolgersi al Giappone per importare bachi sani-Ed è proprio qui, stessa epoca che il nostro Baricco ambienta il suo romano breve"Seta", la storia di quattro avventurosi viaggi in estremo oriente, all'interno dei quali riesce ad inserire due storie d'amore parallele , due storie intense, ricche in emozioni, sentimenti ambigui, sogni e realtà che intersecano presente, passato e futuro in uno di quei complicati giochi che a volte la vita ci mette sul tavolo !