Sentimentalmente

Harper Lee...e Il buio oltre la siepe.


 È morta in Alabama all’età di 89 anni la scrittrice americana Harper Lee, autrice de  "Il buio oltre la siepe", il suo capolavoro del 1960 con il quale vinse il premio Pulitzer e da cui fu tratto il famosissimo film con Gregory Peck.  Il romanzo diventò subito un duro atto d’accusa contro i pregiudizi e il segregazionismo. La storia è ambientata in Alabama nel 1935 ed è raccontata con sguardo innocente e disincantato dalla piccola Scout. Il padre, l’onesto avvocato Atticus Finch, difende un uomo di colore accusato in modo palesemente ingiusto di aver violentato una donna bianca. Atticus si impegna fino alla fine con vigore per difendere la verità, contro una comunità bianca che non crede possibile che sia uno stimato professionista locale a prendere le parti di un nero. L’esito del processo sarà scontato ma per Scout l’insegnamento del padre sarà una pietra miliare per la sua crescita morale.
"Tu difendi i negri, Atticus?» chiesi la sera stessa."Certo", rispose. "Ma non dire “negri”, Scout, è villano"."A scuola dicono tutti così"."D’ora in poi lo diranno tutti meno una".Ed ancora:"Atticus, vinceremo la causa?""No, tesoro""Ma allora, perché…""Non è una buona ragione non cercare di vincere per il semplice fatto che si è battuti in partenza" disse Atticus."  Volevo che tu imparassi una cosa: volevo che tu vedessi che cosa è il vero coraggio, tu che credi che sia rappresentato da un uomo col fucile in mano. Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente, e arrivare sino in fondo, qualsiasi cosa succeda."“Noi sappiamo che non tutti gli uomini furono creati eguali, nel senso che molta gente vorrebbe farci credere: sappiamo che vi sono persone più intelligenti di altre, più capaci di altre per natura, uomini che riescono a guadagnare più denaro, donne che fanno dolci migliori, individui dotati di qualità negate invece alla maggioranza degli uomini. Ma c'è una cosa, nel nostro paese, di fronte alla quale tutti gli uomini furono davvero creati uguali: un'istituzione umana che fa di un povero l'eguale di Rockefeller, di uno stupido l'eguale di Einstein, e di un'ignorante l'eguale di un rettore di università. Questa istituzione, signori, è il tribunale.”