Sentimentalmente

Sembrare oppure essere?


 "Essere o non essere ,questo è il problema" era il dubbio esistenziale  di Amleto. Oggi questo dubbio non viene in mente a nessuno, occupati, come sono tutti nel problema  dell'apparire, non indossando una maschera qualunque, ma secondo certi canoni. Ed ecco allora che nasi, occhi, fianchi, bocche, sederi , pelle, levigatezza , colore devono corrispondere ad una certa moda , dettata dalla civltà del consumismo.Le TV, che sono il pulpito da cui arrivano le prediche, seguite con attenzione dai telespettatori, esibiscono giornaliste/i e presentatrici/ori, che qualunque sia l'età, devono avere pelle fresca, levigata, tante Barbie e tanti Ken, che pure hanno ormai i loro anni. La loro è una ricerca continua del consenso, scambiato purtroppo col successo, lasciando grande spazio alla mediocrità per paura dell'insuccesso, là dove il rischiare l'insuccesso annulla spesso la personalità, l'unicità di essere se stessi, la simpatia di un atteggiamento che  distingue da quello comune di tenere le mani sotto il mento, per nascondere il collo, l'unico che  perde sempre contro il tempo . Impera l'adeguatezza, per cui creme, profumi, tacchi, abiti devono rispettare le regole, in ambientazioni tutte uguali,  con inquadrature sempre attente a colpire più l'occhio che guarda, che l'orecchio che ascolta una notizia magari sconvolgente.  Tutto è apparenza, il mondo  mostrato e vissuto da modellini stereotipati .  Meno apparire darebbe più stimolo all'intelligenza invece che  all'imitazione, come succede a chi viene  condizionato dai giornali di moda, fatti da donne per donne. Queste scelgono delle modelle, normali ragazze, le trasformano in mostri con diete ferree e sedute di trucco interminabili, le porgono all'attenzione di chi, pur di apparire come queste ragazze, si sottopone a diete estenuanti , rischiando la malattia, vivendo una vita di malessere per qualche ora di apparenza adeguata al gusto del momento.  Affrontano sacrifici tremendi per essere quello che non sono , in un  compromesso con loro stessi pur di non subire critiche.  Nessuno oggi regge una critica, nessun sa più trarre stimolo da questa per crescere migliorandosi. L'apparenza è un involucro che annulla l'essere pensante, che ragiona, apprende, coltiva se stesso nella conoscenza. Sicuramente chi vive di apparenza non saprà mai che la maggior parte della gente di successo ha espresso in ogni arte la  propria eccellenza ad ogni età, con la bellezza dei vent'anni , il corpo appesantito e le rughe ad ottanta, sempre col garbo, lo stile, l'intelligenza che  erano nel loro essere.