Sentimentalmente

I pensieri della pioggia...


 Piove, da ieri piove su una primavera che non riesce a  prendere il suo tempo.  Guardo la pioggia che si porta via i petali delle camelie  in piena fioritura,il prato che è un tappeto a caleidoscopio,gli alberi in uno sfolgorio di verde brillante, di vita giovane sui rami , mi stringo nello scialle, fa freddo, parecchio freddo anche dentro di me, là dove nascono le emozioni, i ricordi,e i pensieri  incominciano  a fluire  da quella che era  una stagione per  vivere  liberi, spensierati,  poi da una stagione della stabilità e poi ve n'è una che non è nè l'una  nè l'altra . E questa è quella che sto vivendo. E' il periodo in cui i pensieri vanno rivisitando le certezze, quelle che sono rimaste e quelle che mi sono tolte da una congiuntura polica ed economica, di cui non  mi sento resposabile, ma vittima del malcostume delle politiche che si sono susseguite  in questi anni di prima e seconda repubblica, un lento percorso  verso lo sfacelo di questo nostro stato, nato nel sogno della libertà, che ci sta precipitando nella più cupa disperazione, quella che sarà dei ventenni e dei bimbi di oggi. Eppure settant'anni fa, in quel periodo  che le politiche  seguenti hanno definito con decine di epiteti orribili, eravamo felici, avevamo negli occhi la gioia che ci avevano portato gli americani, la speranza, la musica che ci faceva ballare per le strade , gli abbracci, le amicizie vere, l'amore.  Poichè la felicità è quella cosa che sta sopra tutto il resto, sotto il controllo del cuore, prima di un burrone, dopo una scelta difficile, tra il beneficio di ciò che ho e la mancanza di ciò che non ho, nella consapevolezza che devo continuare  a coltivare i sogni, la speranza, i desideri;ma tutto questo, per la prima volta nella mia vita, vedo che  mi è volontariamente precluso da un Mondo, da uno Stato, da un'umanità in cui non mi riconosco. E se tutto questo fosse uno specchio  non vorrei veder  riflessa la mia immagine, quella che riflette  l'anima perchè non la riconoscerei, imbruttita da una rabbia cattiva , che non mi è mai appartenuta ,e della quale  non sono per niente orgogliosa. Anche se Hillman diceva che si cresce, si progredisce nel meglio di noi ogni qualvolta che si perde quello che con molta cura stavamo proteggendo,  quando perdiamo quelle abitudini in cui stavamo così comodi, quando perdiamo la  familiarità. Vivere per vivere ogni attimo, mi dice il pensiero Zen... credo che dovrò abbandonarmi ad un momento di sana meditazione...