Sentimentalmente

Una corona per la donna...


Mi rifaccio al passato, quando l’idea di educazione di Rousseau per le ragazze era decisamente differente da quella proposta per i ragazzi, poichè maschi e femmine sono  diversi per natura, quindo la loro educazione doveva essere diversa.Alle donne,   secondo Rousseau, spettava di rendere felice  l’uomo e di dedicarsi alla cura della sua persona ,senza altre pretese se non di compiacere il marito finchè la bellezza della gioventù lo avesse consentito. La sua educazione,  doveva essere quindi in funzione dell’uomo che, dal canto suo, riconoscente, avrebbe potuto decidere di continuare a mantenere la moglie, ormai sfiorita, per “affetto”.  Rousseau trovava  confermate le sue idee dal fatto che le donne apparissero sciocche e vanitose e che non  parlassero  oltre le cose futili o che, al contrario, quelle che potevano farlo, erano desiderose di studiare ed essere autonome. In questi casi, per Rousseau, le donne non capivano cosa la “natura” volesse da loro e si ribellavano ad essa. La soluzione presentata era semplice: dovevano essere forzate ad accettare la loro “natura” e i loro compiti e ruoli “naturali, come succede ancora in molte società odierne. Ecco allora che le donne cercarono da sempre di agghindarsi per piacere, rendersi gradevoli alla vista degli uomini, vivendo un certo senso di competizione.Questa breve serie di ghirlande , particolari di dipinti famosi, mostrano uno degli ornamenti preferiti dalle donne di ogni epoca: la freschezza, la bellezza dei fiori, ad esaltare la loro freschezza, avvenenza, scegliendo sempre i fiori che portassero  il loro messaggio, di gioia, di amore, di intesa, di gelosia, secondo il loro stato d'animo. 
 
 
E le donne, nonostante nei secoli la loro educazione sia cambiata. non hanno mai smesso di rendersi belle, attraenti.  Sanno che gli uomini le vogliono così, oltre le loro capacità, la loro intelligenza Col tempo molte hanno anche imparato cosa sia l'eleganza, lo stile, la signorilità a differenza dell'omologazione delle mode, che rende tutte uguali, stereotipi voluti da un mondo creato dai media, che usa le donne come oggetti da vestire, da truccare, da ingioiellare. E questa azione dei media si potrebbe contrastare, reclamando un’educazione che consenta di ragionare in modo autonomo e di scoprire l’esistenza di identità nascoste, e soprattutto che insegni ,attraverso una diffusione della cultura di genere ,il rispetto delle qualità umane di uomini e donne e della loro dignità. A cominciare dai e dalle responsabili e dirigenti che sono in grado di produrre o bloccare il cambiamento .  Chissà se il messaggio: " Giù la maschera! " lanciato dalla cantante Alicia  Keys, stanca della schiavitù dell'apparire, sortirà qualche effetto?