In questi giorni si assiste, negli Stati Uniti alla più vergognosa campagna elettorale, che io ricordi, che ora si è trasformata in guerra elettorale tra i due peggior aspiranti alla Casa Bianca di sempre. Ilary Clinton, espressione dei poteri forti, della globalizzazione, lei stessa ed il marito facendo parte dell' establishment mondiale, e Donald Trump, miliardario,populista,che sta cercando di accaparrarsi i voti del popolo americano, sempre più povero, sempre più in declino sulla scena mondiale. Pensando all'America di un tempo, il luogo sogno di chiunque, mi è tornato in mente un presidente, che esordì quasi tra l'ilarità del mondo, Donald Reagandopo un passato da attore protagonista nel mondo di Hollywood. Avvicinatosi alla politica del partito repubblicano nel 1964, governatore della California dal 1966 al 1974, verrà eletto presidente degli Stati Uniti per due mandati, anche riconfermato dagli elettori nel periodo compreso fra il 1981 ed il 1989. Durante la guerra fredda fra USA ed Unione Sovietica, la sua politica di contrapposizione con l’Unione Sovietica, cercò di affermare il primato internazionale statunitense tramite l'interventismo degli USA nelle situazioni internazionali. Negli Stati Uniti fu artefice di una politica economica liberale, incentrata sulla riduzione delle tasse, delle spese sociali e dei controlli pubblici sull'economia. A livello internazionale, la sua politica contribuì in modo sostanziale all'implosione e quindi al successivo disfacimento dei regimi comunisti dell’Est Europeo, avvenuto nel 1989 e conosciuto come "autunno delle nazioni". La firma del trattato sulla distruzione delle armi nucleari intermedie stipulato con l’URSS nel 1988, fece apparire Reagan come il vincitore della guerra fredda facendogli terminare la presidenza in modo egregio.
C'era una volta in America...
In questi giorni si assiste, negli Stati Uniti alla più vergognosa campagna elettorale, che io ricordi, che ora si è trasformata in guerra elettorale tra i due peggior aspiranti alla Casa Bianca di sempre. Ilary Clinton, espressione dei poteri forti, della globalizzazione, lei stessa ed il marito facendo parte dell' establishment mondiale, e Donald Trump, miliardario,populista,che sta cercando di accaparrarsi i voti del popolo americano, sempre più povero, sempre più in declino sulla scena mondiale. Pensando all'America di un tempo, il luogo sogno di chiunque, mi è tornato in mente un presidente, che esordì quasi tra l'ilarità del mondo, Donald Reagandopo un passato da attore protagonista nel mondo di Hollywood. Avvicinatosi alla politica del partito repubblicano nel 1964, governatore della California dal 1966 al 1974, verrà eletto presidente degli Stati Uniti per due mandati, anche riconfermato dagli elettori nel periodo compreso fra il 1981 ed il 1989. Durante la guerra fredda fra USA ed Unione Sovietica, la sua politica di contrapposizione con l’Unione Sovietica, cercò di affermare il primato internazionale statunitense tramite l'interventismo degli USA nelle situazioni internazionali. Negli Stati Uniti fu artefice di una politica economica liberale, incentrata sulla riduzione delle tasse, delle spese sociali e dei controlli pubblici sull'economia. A livello internazionale, la sua politica contribuì in modo sostanziale all'implosione e quindi al successivo disfacimento dei regimi comunisti dell’Est Europeo, avvenuto nel 1989 e conosciuto come "autunno delle nazioni". La firma del trattato sulla distruzione delle armi nucleari intermedie stipulato con l’URSS nel 1988, fece apparire Reagan come il vincitore della guerra fredda facendogli terminare la presidenza in modo egregio.