Sentimentalmente

Le parole non dette...


Le parole  sono i pensieri che si vogliono trasmettere ad un'altra persona... chissà  quante parole riusciremo a dire nel corso della nostra vita? Parole dolci, cattive,parole piene di tenerezza, di rabbia,parole intelligenti,parole stupide, fiumi di parole  in un momento di entusiasmo, parole morte, soffocate in gola  prima che le labbra si aprano, parole che rimarranno sempre in quell'angolo dei ricordi, parole non dette che avrebbero potuto modificare un destino... Da parecchie notti non riusciva a prendere sonno, da quella sera che aveva accettato quell'appuntamento. Lui,  un uomo bellissimo, affascinante,l'aveva corteggiata tutta la sera durante la festa, pareva un gioco e lei ,per continuare il gioco, aveva  detto si  e  lui aveva forse il doppio dei suoi anni, se non di più. Le mattine, sui banchi di scuola, erano diventate un incubo,lei che era sempre attenta,preparata, viveva il terrore di un 'interrogazione, perchè sapeva che non sarebbe riuscita a concentrare i suoi pensieri, che , da quella sera, si erano smarriti in un vuoto dove lei vedeva solo nebbia e questa la spaventava.Riempiva quel vuoto con parole che  avrebbero  dovuto essere un educato discorso di scuse e verità  per una  situazione in cui  si era cacciata sconsideratamente, parole che cercava di imparare a memoria, per poi dimenticarle e ricomiciare da capo,decine e decine di volte.Desiderava soltanto riacquistare la sua serenità, tornare la ragazza che era una settimana prima, allegra e spensierata.Quel lunedì di gennaio fu senza dubbio il  giorno più lungo e più breve della sua vita, passò tra coliche, attacchi di ansia che rasentavano il panico,  che lei riuscì a contenere magistralmente per non insospettire la famiglia. Calava la sera, una sera gelida  nebbiosa quando lei usci per recarsi a quell'incontro, una via in ombra, nel centro storico accanto al chiostro di una vecchia chiesa .All'apparenza tranquilla,ma col cuore a mille, sperava che lui non venisse, che fosse stato uno scherzo..La fitta nebbia nascondeva all'occhio anche i pochi frettolosi passanti, ma non le luci della sua auto. Lei si  avvicinò in un momento in cui la via era completamente deserta e sali.  Buona sera lo salutò, ciao con uno splendido sorriso  le rispose , mentre avviava il motore per portare in pochi minuti l'auto nella prima periferia della città ; la nebbia la inghiotti, i  vetri si appannarono in pochi minuti,  un dolce tepore saliva dal riscaldamento, la ragazza ebbe l'impressione di essere scivolata in quel vuoto nel quale aveva vagato tutta la settimana alla ricerca di quelle parole,  il suo discorso.