Sentimentalmente

Siamo solo uomini...


Dylan Thomas – Non essendo che  uomini.Non essendo che uomini, camminavamo tra gli alberispauriti, pronunciando sillabe sommesseper timore di svegliare le cornacchie,per timore di entraresenza rumore in un mondo di ali e di stridi.Se fossimo bambini potremmo arrampicarci,catturare nel sonno le cornacchie, senza spezzare un rametto,e, dopo l’agile ascesa,cacciare la testa al disopra dei ramiper ammirare stupiti le immancabili stelle.Dalla confusione, come al solito,e dallo stupore che l’uomo conosce,dal caos verrebbe la beatitudine.Questa, dunque, è leggiadria, dicevamo,bambini che osservano con stupore le stelle,è lo scopo e la conclusione.Non essendo che uomini, camminavamo tra gli alberi. 
  E pochè siamo uomini abbiamo perso la la nostra ingenuità, in noi manca la spontaneità del gesto, che nasce dall'entusiasmo, in noi  si è perso il senso della birichinata per se stessa, ma soprattutto l'allegria di vivere senza paure, senza remore,nell'assoluta libertà E pochè siamo uomini siamo condannati  a vivere seguendo la ragione, dimenticando gli stimoli dell'entusiamo per amor di quieto vivere..  Rinunciamo ad una felicità possibile per non perdere una comoda sicurezza,  abbiamo sogni che le nostre paure cancellano subito.Preferiamo essere pecore, accudite in un ovile puzzolente, che non ci piace piuttosto che sfidare la savana da leoni solitari.