Sentimentalmente

Il Paese senza memoria...


 Tutto quello che succede sulla scena politica italiana in questi giorni fa scalpore, ma non tanto per chi è ormai abituato a questi corsi della storia politica del nostro paese, che, nelle varie repubbliche non mutano.Non per niente uno dei più grandi scrittori del nostro tempo, Pier Paolo Pasolini scriveva: Noi siamo un paese senza memoria.Il che equivale a dire senza storia.L’Italia rimuove il suo passato prossimo, lo perde nell’oblio dell’etere televisivo, ne tiene solo i ricordi, i frammenti che potrebbero farle comodo per le sue contorsioni, per le sue conversioni.Ma l’Italia è un paese circolare, gattopardesco, in cui tutto cambia per restare com’è.In cui tutto scorre per non passare davvero.Se l’Italia avesse cura della sua storia, della sua memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi invincibili, imparerebbe che questo Paese speciale nel vivere alla grande, ma con le pezze al culo, che i suoi vizi sono ciclici, si ripetono incarnati da uomini diversi con lo stesso cinismo, la medesima indifferenza per l’etica, con l’identica allergia alla coerenza, a una tensione morale.