Sentimentalmente

Generazione esaurita.


 Non è difficile oggi, anche in Italia  imbattersi in giovani immalinconiti, stanchi, pieni di ansie , insicurezze. Credo che sia una specie di malattia epidemica, che  ha colpito e colpisce ovunque , specialmente le generazioni che iniziano ora ad affrontare la vita in questo mondo, dove, in pochi anni è cambiato quasi tutto. E i giovani maschi, ma specialmente le  femmine, non sanno da dove iniziare.Questo , che vi propongo , è un articolo di La Repubblica, davvero molto interessante. Per l'articolo intero cliccate su CONTINUA.( a metà dell'articolo)  
 «Aspettatevi di sentirvi a disagio», ci dice Stephanie Kazolides, la guida di questo ritiro. Sembra un’Angelina Jolie più giovane e bohémien, tutta anelli e cavigliere, con un caffetano turchese tinto a nodo che svolazza giù fino ai piedi, nudi e abbronzati. «Ci aspettano sfide difficili», tra cui il seminario di riequilibrio dei chakra e sette giorni di dieta esclusivamente vegetale. «Accoglietele a braccia aperte». L’ansioso capannello di giovani donne sedute di fronte a lei mostra tensione e imbarazzo: alcune sorridono, ma con il terrore negli occhi, altre sembrano sul punto di scoppiare in lacrime. Stephanie sarà la loro capitana in questo viaggio di autoscoperta lungo una settimana. Per essere un’insegnante di yoga sembra anche lei abbastanza nervosa: ha solo 29 anni e questo è il gruppo più numeroso che ha dovuto gestire finora.La hit di Taylor Swift Shake It Off esplode dagli altoparlanti, e Stephanie incoraggia le 30 sconosciute che si sono appena incontrate ad alzarsi e muoversi liberamente sulla musica, scuotendosi di dosso (shake it off, appunto) gli affanni. Se c’era qualcuna che non si sentiva a disagio prima, di sicuro si sente a disagio adesso. La sessione iniziale si conclude con l’ordine di metterci in circolo, ognuna di fronte a una partner. Parte la musica da meditazione, un cembalo tibetano tintinna e, per un mortificante minuto, rimaniamo con i palmi premuti contro quelli dell’altra, guardandoci profondamente e intensamente negli occhi senza dire una parola, finché il cembalo tintinna di nuovo e ruotiamo passando alla persona accanto, e di nuovo allacciamo lo sguardo. I menti e le labbra tremano. Calde lacrime rigano giovani guance man mano che facciamo il giro completo. Due volte.Benvenute al ritiro spirituale Quarter Life Health Project, uno spazio protetto in un albergo di media categoria sulla Costa del Sol, Spagna. Il seminario, l’ottavo di questo tipo in altrettanti mesi, non è mai stato così affollato. È rivolto a ragazze che entrano nell’età adulta sentendosi «angosciate, confuse, frustrate, perdute, depresse e inadeguate». In maggioranza sotto i 30 anni ma già preda di una fortissima ansia, spesso sovraistruite, eccole affrontare una settimana di life-coaching, purificazione alimentare, disintossicazione digitale e tanto, tanto journalling (scrivere le proprie sensazioni su un diario), nella speranza di trovare sollievo al malessere. Circa metà di loro assume antidepressivi. Vengono soprattutto dal Regno Unito, ma anche da altri Paesi (Irlanda, Svezia, Canada, Australia). Anche se l’iniziativa è aperta a tutti fin dalla sua fondazione, lo scorso anno, finora le 95 persone che vi hanno preso parte sono tutte di sesso femminile.La fascia d’età più rappresentata è quella tra i 20 e i 29 anni, ma c’è anche qualcuna che ha superato i 30: l’impiegata amministrativa del Servizio sanitario nazionale britannico con i nervi a pezzi, la poliziotta con disturbo post-traumatico da stress, l’assistente sociale emotivamente svuotata, più varie single incallite che hanno paura di non riuscire a creare una famiglia. I prezzi variano da 500 sterline per un letto in camerata a mille per una stanza privata; i posti vanno esauriti così in fretta che Stephanie Kazolides sta pensando di inserire qualche data supplementare. Il successo non deve stupire. Studi su studi segnalano un’epidemia di ansia tra i giovani adulti, e in particolare tra le donne. La recentissima indagine Pisa (Influential Programme for International Student Assessment) dell’Ocse ha interrogato 540mila studenti intorno ai 15 anni in 72 Paesi con economie differenti: CONTINUA