Sentimentalmente

Stoicismo , oggi...


Epitteto (50 - 125 circa d.C.) è – insieme con Seneca e con Marco Aurelio – il massimo esponente della cosiddetta "Nuova Stoà", ovvero dell’ultima grande fase che la scuola stoica conobbe dopo la sua fondazione .Tra i frequentatori di essa ci fu Arriano di Nicomedia, che all'inizio del secondo secolo d.C. trascrisse dalla viva voce del maestro le lezioni e le conversazioni in un'opera intitolata Diatribe nella quale troviamo principi pratici che  hanno ispirato questa mia riflessione :All’uomo in quanto uomo è dato agire bene, a prescindere dalla sua condizione sociale e dalla sua provenienza, poiché la patria di ciascuno, in realtà, è il mondo intero ; questo nonostante ci siano cose che da noi dipendono e altre che non dipendono da noi.Ogni uomo sa che il bene é utile e deve essere cercato, e l'errore può nascere quando si tratta di decidere se una determinata cosa é bene. Non si  deve operare perché gli avvenimenti seguano il nostro desiderio, ma desiderarli così come avvengono . La vita così scorrerà serena.Il segreto di questo sta nell'accompagnarsi soltanto con persone che ci supportino e la cui presenza è capace di tirare fuori da noi il meglio delle nostre capacità.