Sentimentalmente

Se non è in pixel non c'è ricordo..


Il Tribunale di Torre Annunziata ha  emesso una sentenza destinata a creare testo nella legislazione giuridica.  Un fotografo incaricato dal parroco per  la cerimonia  della prima Comunione in parrocchia,che , per errore , non ritrae una bambina mentre prende la prima  Ostia le arreca un danno di mancato ricordo. La sentenza è un precedente importante: evitare che resti testimonianza fotografica di un evento irripetibile corrisponde a un danno enorme.  In questo caso la bambina,di famiglia "molto cattolica", per un errore dell’addetto alla ripresa non era stata immortalata nel momento più importante del suo percorso spirituale, negandole la gioia del ricordo unico ,dato il contesto familiare. Nasce così l’obbligo di risarcimento del danno  "non patrimoniale " della perdita di ricordo. La nostra  evoluzione o involuzione digitale, prendetela come preferite, è arrivata  a portare un cambiamento molto grande.Poichè un giudice prende atto del fatto che un ricordo è tale  solo se  ha un supporto iconografico a certificarlo, per assurdo parrebbe che la nostra vita concreta abbia valore, solo se  ogni attimo  di essa  ha il suo backup nella nostra parallela vita digitale.  Secondo questa teoria, allora, soltanto ciò che è documentato in pixel avrà titolo per  diventare un momento indimenticabile, quando e come riusciremo a immortalare le nostre emozioni più profonde ? Quante vite  andranno perdute nel dimenticato angolo dell'inutile, poichè ci manca la documentazione digitale?  Io penso che questo episodio stia a dimostrare come si voglia cancellare la mente umana, così com'è strutturata per sostituirla con un 'intellligenza artificiale, ricettiva a qualsiasi imput le si voglia dare dall'esterno. Un enorme attentato alla nostra libertà mentale.