Sentimentalmente

"E' la moda,miei cari, la moda.."


"È la moda,  la moda!". E le fashion victims, a quanto pare, esistevano già nell'Ottocento. Il 1860 e la proclamazione dell'Unità d'Italia portava il vento del rinnovamento anche nell'arte:  si faceva strada  il verismo antiaccademico dei macchiaioli, e dall'altro trionfava la frivolezza dell'arte à la mode, di gusto parigino. Sono i borghesi ricchi quelli che si fanno ritrarre e che spendono fior di quattrini per acquistare quadri che parlano del loro benessere, delle loro abitudini, della loro vita in tutti i diversi momenti.  Un esempio di questo possiamo vederlo in un quadro del 1873 di Giovanni Boldini (ancora lontanissimo dagli esiti pittorici sofisticati della maturità): è "Gossip", un olio su tela di piccole dimensioni. Il pittore ritrae quel vizio diffusissimo dei salotti borghesi, il chiacchiericcio fitto fitto di tre donne immerse nei pettegolezzi, in un ambiente stile Impero sovraccarico di decorazioni, cineserie, sete e broccati.   Infatti se osservate attentamente, dall'abbigliamento parigino delle dame alla cineseria del paravento, l'accostamento di un bellissimo tavolo impero ad un arredamento   Luigi XVI rimodernato con rivestimento impero, c'è, in questo dipinto, tutto quello che oggi servirebbe per un post su Instagram. Oggi questo Boldini si può osservare al Metropolitan Museum di  New York.