Sentimentalmente

L'inverno... e la magia dell'arte(3).


 Vi ho mostrato  già paesaggi imbiancati e  tetti innevati, ora  vi porto in giro per le grandi città, per vedere come i grandi artisti le hanno viste e riprodotte nelle tele dal Seicento al primo Novecento.
Édouard Cortès, L'arco di trionfo sotto la neveLa città più rappresentata è senz'altro Parigi, a partire dal centralissimo triangolo compreso fra Boulevard de Clichy, Boulevard de la Madeleine e Boulevard de l'Opéra. Norbert Goeneutte  e Paul Signac dipingono due opere diversissime .  La prima  è un insieme di macchie di colore molto definite, l'immobilità  della neve ; la seconda, all'opposto è dinamica , di stile puntinista che vivacizza la tela, aggiungendo anche  personaggi e tracciando le linee blu e marroni dei carri nella neve.
Goeneutte Norbert, Boulevard de Clichy coperto di neve (1876)
Paul Signac, Neve - Boulevard de Clichy, Parigi (1886)Édouard Cortès ama Parigi al punto di averla quasi sempre protagonista dei suoi lavori ,le dedica ritratti in ogni stagione, per cui non manca di riprenderla in inverno, scegliendo Boulevard de la Madeleine .Qui mette in contrasto i colori, la luce e la luminosità delle vetrine coi colori freddi degli edifici e della strada innevati,  di grande effetto.
Édouard Cortès, Boulevard de la Madeleine
Édouard Cortès, Boulevard de la Madeleine
Édouard Cortès,Place de la Madeleine Camille Pissarro guarda dall'alto Boulevard de l'Opéra ;così riesce a mostrare tutta la strada , tra i palazzoni e le due fontane parallele, lasciando sullo sfondo il teatro quasi invisibile; lievi tratti a disegnare  la neve statica sui tetti, lunghe strisciate sulle strade,  per rendere  visibile il passaggio  delle carrozze e della gente .
Camille Pissarro, La strada dell'Opera - effetto neve (1898)Nell'area del Pantheon e del Louvre dipingono Parigi sotto la neve rispettivamente Fausto Giusto e Luigi Loir. Le loro sono opere diverse, che , tuttavia hanno in comune un'atmosfera tinta di rosa più o meno intensa.Loir, inoltre, dipinge diverse Parigi, luoghi sconosciuti che mostrando sullo sfondo l'Hotel des Invalides la rendono riconoscibile.
Fausto Giusto, Parigi in inverno (1941)
Luigi Loir, Parigi innevata
Luigi Loir, Parigi innevata
Luigi Loir, Veduta di Parigi sotto la neveAl nord dell'Europa  troviamo  vedute di Copenaghen dell'artista danese Paul Gustave Fischer, che ha come punto di vista privilegiato la strada, mai deserta . In Giornata invernale a Kongenes Nytrov, ricca di figure  , queste vengono  disegnate  in progressivo avvicinamento al luogo in cui il pittore si trova, così da risultare in primo piano, come fa lo zoom del fotografo,venendo a trovarsi al centro del dipinto, quasi protagonisti al posto della neve e l'inverno.
Paul Gustave Fischer, Strada innevata a Copenaghen
Paul Gustave Fischer, Inverno a Kongens Nytorv (King's Square), Copenhagen (1907)
Paul Gustave Fischer, Giornata invernale a Kongenes Nytrov, Copenaghen (1888) A Londra  troviamo una centralissima Whitehall in inverno dipinta da Paul Maze nel 1920, mentre nei pressi della città inglese dipinge la sua Scena innevata Ruskin Spear nel 1946, scegliendo un'ambientazione notturna in cui le rare figure di passaggio si distinguono appena.
Paul Maze, Whitehall in inverno (1920)
Ruskin Spear, Scena innevata ad Hammersmith (1946) Luoghi portuali, invece, nel 1928 per  Stephen Bone, che dipinge a Stoccolma  le attività di trasporto e il passaggio delle navi che spezzano il ghiaccio, mandato alla deriva verso la costa, laddove operano gli spalatori di neve.Simile ,dieci anni dopo, l'ambientazione scelta da William Nicholson per La Rochelle. Qui la città è visibile dietro le barche ferme per la cattiva stagione, che con una  cappa di biancore sembra quasi bloccare l'avanzata delle nere figure in primo piano.
Stephen Bone, Stoccolma in inverno (1928)
William Nicholson, Porto nella neve, La Rochelle (1938)Vasilij Kandinskij, che già nel 1909 descriveva edifici innevati, dedica una tela a Mosca, riprendendo dall'alto Boulevard Smolensk .Qui propone il contrasto fra le tinte vivaci e calde dei palazzi e quelle chiare e fredde della neve che si spingono dal basso verso il centro del dipinto.
Vasilij Kandinsky, Mosca, Boulevard Smolensk (1916)Childe Hassam per rappresentare New York alla fine del XIX secolo sceglie una  Madison Square, diversa da quella che noi conosciamo: il primo piano è occupato da figure in movimento, lo sfondo  mostra l'edificio progettato da Stanford White (e demolito nel 1925), così scuro da confondersi con gli alberi nel piano intermedio.
Childe Hassam, Inverno a Madison Square (1890)Ancora in Europa e, in particolare in Veneto,  possiamo ammirare le vedute di Venezia innevata realizzate da Ippolito Caffi a metà dell'Ottocento, che  ci presentano una prospettiva nuova sulla laguna colle sue architetture imbiancate.  Il particolarissimo Mattino d'inverno di Augusto Manzini apre una finestra di vetro sulla nevicata che ricopre Ponte Pietra a Verona e descrive tutto il silenzio e la pace del momento.
Ippolito Caffi, Venezia con neve e nebbia
Ippolito Caffi, Neve e nebbia a Venezia (1840)
Augusto Manzini, Mattino d'inverno (1930-1931) Nel prossimo post, vi racconterò le persone in paesaggi di neve.