Sentimentalmente

I sogni d'oro..ora sono di piombo


  L'esclusione sociale  che elabora Bauman non si basa più sul fatto di essere fuori dal  mondo produttivo o sulla vera povertà,che priva  di quanto necessario, ma sul non poter comprare per sentirsi parte della modernità. Secondo Bauman anche il povero, nella vita liquida, cerca di adeguarsi sentendosi  frustrato se non riesce a sentirsi come gli altri, cioè non accettato nel ruolo di consumatore.   Così ,in  questa società che vive per il consumo, tutto  diventa merce, e paradossalmente l'essere umano  vive relazioni usa e getta. Si perde la certezza del diritto (la magistratura è sentita come nemico) e le uniche soluzioni per l'individuo senza punti di riferimento sono  l'apparire a tutti i costi,poichè l'apparire diventa un valore  come il consumismo, l'equivalenza di quanto denaro si possiede. Tuttavia questo consumismo non si propone di possedere qualcosa , ma  di averlo come gli altri, usarlo finchè il trend lo permette e poi sostituirlo con un altro oggetto del desiderio, passando quindi da un consumo all'altro in una sorta di bulimia. Pertanto questa frase di Zygmund Bauman esprime al meglio il concetto di come siamo e come ci sentiamo:Invece di grandi aspettative di sogni d'oro, il "progresso"evoca un'insonnia piena di incubi di "essere lasciati indietro", di perdere il treno, o di cadere dal finestrino di un veicolo che accelera in fretta.