Oggi il mio Blog compie 10 anni. Sono tanti, sono pochi? Non saprei che dire. Sono stati un percorso di oltre quattromila post, scritti con entusiasmo, col piacere di appuntare le mie emozioni di quasi ogni giorno, le mie piccole gioie, i miei tanti dolori, la felicità di certe piccole cose, il mio amore per la lettura, la voglia di approfondire sempre, di scoprire sempre cose nuove e di imparare, di appuntare per me e per chi volesse trovare gli stimoli , che erano anche i miei.Ho conosciuto tante persone;ma ,se scorro la mia lista amici ora ne trovo due, tre,forse cinque, quelli che stanno lì da allora, che magari non sono più su Libero, coi quali tuttavia , mantengo buoni rapporti di un' amicizia vera. Gli altri spariti, per fortuna anche dalla memoria . Quante scemenze,ci siamo detti, scritto, quante bugie, quanti inganni, quante poche verità, ed è triste osservare questo bilancio. Dicono ci sia un tempo per ogni cosa , per cui oggi, dopo dieci anni chiudo il mio Blog, chissà, forse mi verrà la nostalgia e tornerò a scrivere. Ringrazio tutte le persone ,quelle che mi vogliono bene , quelle che mi conoscono appena, quelle che sono passate negli anni, anche quelle che ho creduto essere diverse , ma non rimpiango il mio affetto, elargito a piene mani, perchè sempre sincero e disinteressato. Vi lascio con questo brano di Bauman sulla solitudine liquida dei nostri tempi, qui riferita proprio al web.Zygmunt Bauman - Le comunità virtuali creano solo l’illusione di intimità.Le comunità virtuali che hanno sostituto quelle naturali, creano solo l'illusione di intimità e una finzione di comunità. Non sono validi sostituti del sedersi insieme ad un tavolo, guardarsi in faccia, avere una conversazione reale. Né sono in grado queste comunità virtuali di dare sostanza all'identità personale, la ragione primaria per cui le si cerca. Rendono semmai più difficile di quanto non sia già accordarsi con se stessi. Le persone camminano qua e la con l'auricolare parlando ad alta voce da soli, come schizofrenici, paranoici, incuranti di ciò che sta loro intorno. L'introspezione è un'attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri, controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro.
10 anni di Blog.. Grazie a tutti !
Oggi il mio Blog compie 10 anni. Sono tanti, sono pochi? Non saprei che dire. Sono stati un percorso di oltre quattromila post, scritti con entusiasmo, col piacere di appuntare le mie emozioni di quasi ogni giorno, le mie piccole gioie, i miei tanti dolori, la felicità di certe piccole cose, il mio amore per la lettura, la voglia di approfondire sempre, di scoprire sempre cose nuove e di imparare, di appuntare per me e per chi volesse trovare gli stimoli , che erano anche i miei.Ho conosciuto tante persone;ma ,se scorro la mia lista amici ora ne trovo due, tre,forse cinque, quelli che stanno lì da allora, che magari non sono più su Libero, coi quali tuttavia , mantengo buoni rapporti di un' amicizia vera. Gli altri spariti, per fortuna anche dalla memoria . Quante scemenze,ci siamo detti, scritto, quante bugie, quanti inganni, quante poche verità, ed è triste osservare questo bilancio. Dicono ci sia un tempo per ogni cosa , per cui oggi, dopo dieci anni chiudo il mio Blog, chissà, forse mi verrà la nostalgia e tornerò a scrivere. Ringrazio tutte le persone ,quelle che mi vogliono bene , quelle che mi conoscono appena, quelle che sono passate negli anni, anche quelle che ho creduto essere diverse , ma non rimpiango il mio affetto, elargito a piene mani, perchè sempre sincero e disinteressato. Vi lascio con questo brano di Bauman sulla solitudine liquida dei nostri tempi, qui riferita proprio al web.Zygmunt Bauman - Le comunità virtuali creano solo l’illusione di intimità.Le comunità virtuali che hanno sostituto quelle naturali, creano solo l'illusione di intimità e una finzione di comunità. Non sono validi sostituti del sedersi insieme ad un tavolo, guardarsi in faccia, avere una conversazione reale. Né sono in grado queste comunità virtuali di dare sostanza all'identità personale, la ragione primaria per cui le si cerca. Rendono semmai più difficile di quanto non sia già accordarsi con se stessi. Le persone camminano qua e la con l'auricolare parlando ad alta voce da soli, come schizofrenici, paranoici, incuranti di ciò che sta loro intorno. L'introspezione è un'attività che sta scomparendo. Sempre più persone, quando si trovano a fronteggiare momenti di solitudine nella propria auto, per strada o alla cassa del supermercato, invece di raccogliere i pensieri, controllano se ci sono messaggi sul cellulare per avere qualche brandello di evidenza che dimostri loro che qualcuno da qualche parte, forse li vuole o ha bisogno di loro.