Sentimentalmente

Denaro e santità, metà della metà...


 Se ogni giorno ha il suo affanno per ognuno di noi, e spesso si aggiunge a quello di ieri e a quello del giorno prima, ci mancava anche questa crisi di governo, non ad aprirmi gli occhi, ma a confermarmi di vivere in un paese invivibile, dove chi dovrebbe pensare al nostra benessere, pensa solo alle poltrone. Ho seguito la crisi, il lungo giorno in senato  delle dimissioni di Conte, il livore da lavatoio di ogni persona che ha aperto bocca, e, allibita osservo  questi colloqui senza contenuti, ma rivolti esclusivamente al potere, tra due gruppi politici ,che se ne sono dette di tutti i colori per anni .E questo per il bene dell'Italia. Il nostro presente è una demenza generale e bastano poche parole dell’antica saggezza, versetti, detti, proverbi... Fra i tanti “Il meglio è nemico del bene”, “Cogli l’attimo”, “In chiesa coi santi, in taverna coi ghiottoni”...  dopo anni e anni si adattano a mille situazioni odierne perché l’uomo è sempre lo stesso, i casi della vita sempre i medesimi. Uno dei miei cavalli di battaglia è “Denaro e santità, metà della metà”: solo sei parole per smontare intere ideologie e ostinate utopie, per non invidiare nessuno e per non farsi illusioni, ad esempio su politici che si vorrebbero eccezionalmente integerrimi sebbene l’onestà non possa essere che “metà della metà”. E quando la follia prende l’intera scena e non c’è modo di farla smettere?(Camillo Langone_preghiera_Il Foglio)Forse sarebbe ora che gli Italiani trovassaro il modo di far sapere chiaramente a chi di dovere  che di questa politica  ne hanno davvero abbastanza.
Soir bleu _ Edward Hopper, 1914