Sentimentalmente

La parola giusta, una scacchiera, un chicco di riso...


  Qui da noi, in Piemonte, quando capita qualcosa di imprevisto,inimmaginabile, usiamo spesso il modo di dire dialettale" che cumbinatsiun". Che combinazione di fatti, di parole, di cose, di pensieri, di persone ha generato questa cosa- In fondo la vita stessa è una combinazione, il mondo, che ci circonda è una combinazione diversa di pochi, o tanti elementi, che si sono  combinati per quello. Tutto parte da un qualcosa di piccolo, che tuttavia  può diventare qualcosa di immenso. Nel XIII secolo uno studioso spagnolo , di nome Llull, dop un periodo di romitaggio, elaborò un sistema di calcolo combinatorio, al quale , nei secoli, hanno attinto i più grandi studiosi, da Giordano Bruno a Montaigne, e passando per Leibnitz, il quale pare abbia elaborato una specie di macchina di calcolo combiatorio, che potremmo vedere come l'antesignano dei moderni computer. Pare che il tutto abbia origine da un' antichissima  leggenda , che si trova in un testo  di Ferdowsi, il massimo poeta persiano. Sissa ibn Dahir, un sapiente, inventore del gioco degli scacchi,ne fece dono a un grande re indiano. IL re, entusiata e grato, chiese al sapiente come potesse ricompensarlo. Gli rispose il donatore:" Dammi un chicco di grano per la prima casella della scacchiera, due per la seconda, quattro per la terza e così via raddoppiando fino all'ultima casella". Il re si stupì di tanta modestia ed ordino che venisse esaudita  la richiesta.  E il suo stupore aumentò quando  vennero a riferirgli che tutti i granai del regno non sarebbero bastati allo scopo. Il conto è presto fatto. Solo per l'ultima casella servono tanti chicchi quanto è il risultato di due moltiplicato per se stesso 64 volte e questo fa diciotto miliardi di miliardi di chicchi, più o meno l'equivalente di diecimila miliardi di tonnellate di grano, pensando un gr. il peso di un chicco... e questo solo per l'ultima casella. Questo a signicare che il numero di combinazioni di una cosa piccola è inimmaginabile, come gli eventi, che possono capitare nell'universo, in qualsiasi ambito noi proviamo ad agire. E vedasi le combinazioni delle parole, degli elementi chimici,pensiamo al numero infinito di proteine, che si possono creare partendo dai loro elementi base, che sono gli aminoacidi e che questi sono solo 20. Già Democrito aveva pensato che la natura intera non fosse altro che una combinazione vastissima di atomi. Di fronte a cifre simili la nostra intuizione arretra stupita, lasciando questo compito alle moltissime persone, che nel corso dei tempi, hanno dedicato la vita a studiare, dando molto lavoro da fare a quei cento miliardi di neuroni, che ogni nostro cervello possiede. E se pensiamo ancora un attimo a come questi siano ognuno legato ad altri attraverso  migliaia di sinapsi, ognuno di noi ha  migliaia di miliardi di possibilità di pensiero, per crearci  soprattutto migliaia di problemi, per descrivere i quali, spesso non troviamo la parola giusta.