Oggi piove,a momenti in tranquillità, a momenti scrosciando da un lampo, che illumina la giornata buia e rompe il silenzio della campagna, che si apre all'amore dell'acqua come una donna , che accoglie l'amante , che torna. L'aria è umida , ma sa di pulito,i colori autunnali riemergono dalla polvere con tutto il loro colore. Amo la pioggia da sempre, amo queste giornate che mi riempiono di pace, amo il rumore delle gocce che battono musicali sulle gronde, amo le gocce che scivolano sui vetri in contorti sentieri ,amo la quiete familiare degli uccelli, che sostano nei loro nidi ,amo camminare nella pioggia, parlare con lei, che viene da lassù ed ha sempre qualcosa da dire al mio cuore, anche se la mente è distratta dal quotidiano. Mi viene in mente Montale e la sua poesia "Piove" ,nella quale si ritrova il presente come bersaglio,il suo presente , ma che rimane il presente eterno dell'Italia, rappresentato con grande ironia oltre la simpatica parodia , che allude a D'AnnunzioLa pioggia colpisce ogni cosa con durezza, abbattendosi persino sul nulla che si fa nel parlamento, che pare una parodia di se stesso, nel bla bla mediatico, che si sforza di farcelo accettare a tutti i costi. Piove. È uno stillicidio senza tonfi di motorette o strilli di bambini. Piove da un cielo che non ha nuvole. Piove sul nulla che si fa in queste ore di sciopero generale. Piove sulla tua tomba a San Felice a Ema perché non c’è terremoto né guerra. Piove non sulla favola bella di lontane stagioni ma sulla cartella esattoriale, piove sugli ossi di seppia e sulla greppia nazionale. Piove sulla Gazzetta Ufficiale qui dal balcone aperto, piove sul Parlamento, piove su via Solferino, piove senza che il vento smuova le carte. Piove in assenza di Ermione se Dio vuole, piove perché l’assenza è universale e se la terra non trema è perché Arcetri a lei non l’ha ordinato. Piove sui nuovi epistèmi del primate a due piedi, sull’uomo indiato, sul cielo ominizzato, sul ceffo dei teologi in tuta o paludati, piove sul progresso della contestazione, piove sui works in regress, piove sui cipressi malati del cimitero, sgòcciola sulla pubblica opinione. Piove ma dove appari non è acqua né atmosfera, piove perché se non sei è solo la mancanza e può affogare.
Piove...
Oggi piove,a momenti in tranquillità, a momenti scrosciando da un lampo, che illumina la giornata buia e rompe il silenzio della campagna, che si apre all'amore dell'acqua come una donna , che accoglie l'amante , che torna. L'aria è umida , ma sa di pulito,i colori autunnali riemergono dalla polvere con tutto il loro colore. Amo la pioggia da sempre, amo queste giornate che mi riempiono di pace, amo il rumore delle gocce che battono musicali sulle gronde, amo le gocce che scivolano sui vetri in contorti sentieri ,amo la quiete familiare degli uccelli, che sostano nei loro nidi ,amo camminare nella pioggia, parlare con lei, che viene da lassù ed ha sempre qualcosa da dire al mio cuore, anche se la mente è distratta dal quotidiano. Mi viene in mente Montale e la sua poesia "Piove" ,nella quale si ritrova il presente come bersaglio,il suo presente , ma che rimane il presente eterno dell'Italia, rappresentato con grande ironia oltre la simpatica parodia , che allude a D'AnnunzioLa pioggia colpisce ogni cosa con durezza, abbattendosi persino sul nulla che si fa nel parlamento, che pare una parodia di se stesso, nel bla bla mediatico, che si sforza di farcelo accettare a tutti i costi. Piove. È uno stillicidio senza tonfi di motorette o strilli di bambini. Piove da un cielo che non ha nuvole. Piove sul nulla che si fa in queste ore di sciopero generale. Piove sulla tua tomba a San Felice a Ema perché non c’è terremoto né guerra. Piove non sulla favola bella di lontane stagioni ma sulla cartella esattoriale, piove sugli ossi di seppia e sulla greppia nazionale. Piove sulla Gazzetta Ufficiale qui dal balcone aperto, piove sul Parlamento, piove su via Solferino, piove senza che il vento smuova le carte. Piove in assenza di Ermione se Dio vuole, piove perché l’assenza è universale e se la terra non trema è perché Arcetri a lei non l’ha ordinato. Piove sui nuovi epistèmi del primate a due piedi, sull’uomo indiato, sul cielo ominizzato, sul ceffo dei teologi in tuta o paludati, piove sul progresso della contestazione, piove sui works in regress, piove sui cipressi malati del cimitero, sgòcciola sulla pubblica opinione. Piove ma dove appari non è acqua né atmosfera, piove perché se non sei è solo la mancanza e può affogare.