Sentimentalmente

Dicembre, non solo addobbi e regali...


Come non pensare a Maria in questi giorni  di dicembre tutti rivolti al Natale? Come non contemplarla nel presepe accanto al Bambino Gesù e a San Giuseppe? Come non restare rapiti dalla sua fedeltà, dalla sua umiltà e dal suo stupore? Maria che davanti all’annuncio dell’Angelo, non nasconde la sua meraviglia stupita di vedere che Dio, per farsi uomo, ha scelto proprio lei, una semplice ragazza di Nazareth,  ma devota e ubbidiente a Lui,e , anche se non comprende si lascia meravigliare dal Signore e pronuncia il “Sì” che cambia la storia del mondo.La poetessa Alda Merini nella sua opera “Magnificat. Un incontro con Maria” (Frassinelli editore, 2002) celebra in prosa e in versi la Madre di Gesù e madre di ogni uomo. La maternità e la bellezza di Maria sono al centro di ogni testo e composizione, dall’Annuncio dell’angelo, fino ad arrivare alla morte in croce di Gesù e alla sua resurrezione.  Ecco un brano tratto da quest'opera.Quando il cielo baciò la terra nacque Mariache vuol dire la semplice,la buona, la colma di grazia.Maria è il respiro dell’anima,è l’ultimo soffio dell’uomo.Maria discende in noi,è come l’acqua che si diffondein tutte le membra e le anima,e da carne inerte che siamo noidiventiamo viva potenza.___Germogliava in lei lucecome se in lei in piena nottevenisse improvvisamente il giorno.Ed era così piena della voce di Luiche Maria a tratti diventava grandecome una montagna,e aveva davanti a séil Sinai e il Calvario,ed era ancora più grande di loro,di queste montagne ardentioltre le quali lei ponevail grande messaggio d’amoreche si chiamava Vita.E intanto si lavavanelle fonti più puree le sue abluzionierano casteperché Maria era fattadi sola acqua.___Maria vuol dire transito,ascolto, piedi lieve e veloce,ala che purifica il tempo.Maria vuol dire una cosa che volae si perde nel cielo.
E’ durante il Duecento che ,grazie alla spinta di una devozione semplice e appassionata ,l’arte inizia a liberarsi dagli schemi bizantini ,inizia ad umanizzare le figure ,divenendo  più accessibile ai fedeli, che  si aprono alla Madonna con uno sguardo familiare .Tra i primi artisti ad intraprendere questo percorso vi è, senza dubbio ,Coppo di Marcolvaldo che nel 1261 dipinse per i frati Servi di Maria di Siena la “Madonna del Bordone”, un dipinto a tempera e oro su tavola (225X125 cm.),  dal nome del bastone dei pellegrini a cui era dedicata una cappella della Chiesa di Santa Maria dei Servi,che ancora oggi lo conserva.