Sentimentalmente

L'avventurosa storia di una banana...


 Ricordo la prima banana della mia vita, sarà stato nel 1948. La guerra era finita da tre anni, e l'Italia ne portava  ancora le ferite. Fino a quel momento, in cui mio padre me la porse e mi disse di mangiarla , che avrei sentito un gusto ancora sconosciuto, per me la banana era quella  infilata al bastoncino che faceva il gelataio al gusto di crema e che , solo dopo  l'arrivo degli americani aveva cambiato  aroma.  Questa golosità ci regalavano i militari venuti a portarci la pace, insieme alla loro allegria, la loro musica gioiosa, il Jazz, che iniziò a stregarmi da subito. Lo suonava con la sua tromba un sergente americano di colore, che aveva affittato una camera, vicino a noi,e la sera, nel piccolo giardino interno della nostra casa, inondava l'aria con le sue note meravigliose ed io incominciai a sognare su questi non suoni, che parevano improvvisati, eppure smuovevano qualcosa in me, un brivido di piacere, di pace, che nasceva dal buio per volare nel cielo. Questo ricordo riappare nella mia mente ogni volta che una banana fa notizia, come quella di Cattelan, appiccicata con lo scotch su una tela e valutata oltre centomila dollari, mangiata con la massima disinvoltura da un altro artista,David Datuna, che  ,mangiandosi la preziosa banana, fa arte d'avanguardia. A questo proposito ho trovato ieri sul Corriere questo video, interessante per chi, come me,ama le curisità. Se vi va di vederlo CLICCATE LA fOTOGRAFIA .