Dobbiamo essere pronti a liberarci della vita che abbiamo programmato per poter avere la vita che ci aspetta. -Joseph Campbell -Penso che la giusta visione del mondo sia quella che appare agli occhi del neonato. Nasciamo con un vagito, apriamo gli occhi alla vita e vediamo nebbia. In quel momento le uniche percezioni sensoriali sono il tatto e l'olfatto nel contatto pelle-pelle e l'odore della mamma, che danno al bimbo il primo senso di sicurezza e protezione, poi, colla prima poppata emergerà anche il gusto. Solo intorno ai due mesi la nebbia visiva scomparirà per lasciare prima il posto a sagome indefinite ; poi ci sarà quel momento in cui il bimbo riuscirà a collegare un volto alle altre emozioni e sarà il sorriso della mamma che vedrà... si, perchè le mamme, accanto ai loro figli sorridono sempre. Da quel momento in poi il mondo che ci circonda è tutta una scoperta, piano piano la realtà incomincerà a diventare fantasia, perchè il futuro pensato è buona parte illusione e desiderio. La concretezza della realtà ci appare evidente coll'inizio dell'adolescenza, quando iniziano i doveri e le responsabilità, non sempre ben accolte, tuttavia inevitabili per diventare adulti responsabili della nostra vita , che iniziamo a progettare,ma la cui realizzazione non è sempre facile. Quante volte costruiamo qualcosa che crediamo duraturo è invece non lo sarà. Quanti possono raccontare un giorno della loro vita senza una sorpresa,bella o brutta, non ha importanza ? E' davvero importante capire che ogni giorno non è mai come lo progettimo e che la nostra vita può cambiare improvvisamente. Ecco cosa ci dice Campbell. Costruiamo con cura e curiamo quello che ci è indispensabile per iniziare una vita nuova, quando saremo costretti dalle circostanze. Allora portiamo nel mondo nebbioso che ci aspetta coraggio,esperienza, competenze, tanto amore ,i valori in cui crediamo, intanto la vita altro non è che quella nebbia che abbiamo visto alla nostra nascita.E da quella ogni volta si ricomincia!
La vita che ci aspetta...
Dobbiamo essere pronti a liberarci della vita che abbiamo programmato per poter avere la vita che ci aspetta. -Joseph Campbell -Penso che la giusta visione del mondo sia quella che appare agli occhi del neonato. Nasciamo con un vagito, apriamo gli occhi alla vita e vediamo nebbia. In quel momento le uniche percezioni sensoriali sono il tatto e l'olfatto nel contatto pelle-pelle e l'odore della mamma, che danno al bimbo il primo senso di sicurezza e protezione, poi, colla prima poppata emergerà anche il gusto. Solo intorno ai due mesi la nebbia visiva scomparirà per lasciare prima il posto a sagome indefinite ; poi ci sarà quel momento in cui il bimbo riuscirà a collegare un volto alle altre emozioni e sarà il sorriso della mamma che vedrà... si, perchè le mamme, accanto ai loro figli sorridono sempre. Da quel momento in poi il mondo che ci circonda è tutta una scoperta, piano piano la realtà incomincerà a diventare fantasia, perchè il futuro pensato è buona parte illusione e desiderio. La concretezza della realtà ci appare evidente coll'inizio dell'adolescenza, quando iniziano i doveri e le responsabilità, non sempre ben accolte, tuttavia inevitabili per diventare adulti responsabili della nostra vita , che iniziamo a progettare,ma la cui realizzazione non è sempre facile. Quante volte costruiamo qualcosa che crediamo duraturo è invece non lo sarà. Quanti possono raccontare un giorno della loro vita senza una sorpresa,bella o brutta, non ha importanza ? E' davvero importante capire che ogni giorno non è mai come lo progettimo e che la nostra vita può cambiare improvvisamente. Ecco cosa ci dice Campbell. Costruiamo con cura e curiamo quello che ci è indispensabile per iniziare una vita nuova, quando saremo costretti dalle circostanze. Allora portiamo nel mondo nebbioso che ci aspetta coraggio,esperienza, competenze, tanto amore ,i valori in cui crediamo, intanto la vita altro non è che quella nebbia che abbiamo visto alla nostra nascita.E da quella ogni volta si ricomincia!