Sentimentalmente

1 maggio... festa dei disoccupati !


 "Non siamo più spensierati, ma atrocemente indifferenti. Sapremmo forse vivere, nella dolce terra: ma quale vita? Abbandonati come fanciulli, disillusi come vecchi, siamo rozzi, tristi, superficiali. Io penso che siamo perduti." Questo scriveva Erich Maria Remarque  nel tempo della seconda guerra mondiale, che tuttavia  mi pare calzare a meraviglia ai giorni nostri,  nei tremendi giorni del COVID19.Inutile negare che questa epidemia ci abbia cambiati,indubbio che ci abbia insegnato a rivalutare le nostre priorità, a dare importanza  all'essenziale, salute , affetti, lavoro, ma  ha anche lasciato molte famiglia in balia di un evento, che, come è entrato di prepotenza nelle nostre vite, non sappiamo se e quando se ne andrà . Io comprendo la paura, ma troppa gente ormai, senza aiuti tangibili da parte del governo, che ha detto tanto, ma ha non ancora dato, se non a pochi,e ha escluso molti, come se certe attività e certi lavoratori non esistessero, rischia non solo la fame, l'emarginazione, rischia di avere attività che non potranno mai potere ripartire, se il governo non ripaga loro i gravi danni economici e non dà denaro perchè possano ripartire in sicurezza,  non potendo permettersi i costi esorbitanti  che i  protocolli  impongono.  
 E si sa  come l'Italia fosse  già tremendamente provata, aggiungiamo questo disastro e io, se fosssi al governo penserei che ci siano molte possibilità di rivolte e sommosse.  Cosa aspettarsi da chi non ha più nulla da perdere?