Sentimentalmente

Il mio infinito...


 Poichè l’uomo è limitato tra un inizio e una fine ,ha coscienza e desiderio d’infinito ,inteso forse  anche come eterno,immortale come l’anima  vista da Sant Agostino . Io, come tanti  , ho voglia di infinito,  quell’infinito che spazia in luoghi sovrumani, in silenzi sconosciuti, che vanno oltre il pensiero comune, gli stessi nei quali si immergeva Giacomo Leopardi,del quale ho sempre amato i versi, perchè le sue emozioni sono le mie. Ma Leopardi seppe dar vita a quei versi grandiosi ,note sublimi, nè religiose, nè atee,  che sgorgavano da un'anima in estasi per quegli spazi infiniti e tuttavia frammenti di universo.. Se nel cielo infinito di  Leopardi vedo cadere una stella, mi assale il desiderio di vederne altre perchè in quella realtà momentanea vedo il realizzarsi di qualcosa più bello e più grande di quello che già si ha.  Così vivo l’attimo presente e il desiderio diventa infinito, più importante di quello che già si possiede . Vedere una stella cadente non è avere qualcosa , è solo vedere l’evento celeste. La meraviglia del desiderio sta nel desiderio stesso, non nell’avere qualcosa in mano; è come pregare  con fede e speranza, anche se le mani saranno vuote, eppure esalta e dà senso alla vita; contiene l'amore nel suo desiderarlo, così come la ricchezza, il benessere, la fama ,lo stesso essere parte di quel meraviglioso infinito.  Dal latino de sideribus deriva la parola desiderio,in fondo è negli occhi delle stelle l’unica visione cha abbraccia il mondo intero, per questo racconto alle stelle le mie pene, le mie gioie, a loro chiedo che mi indichino la via in quel percorso meraviglioso dell’infinito desiderato,  oltre l’ermo colle delle difficoltà della vita per ricacciarmi nell’infinito  di quella speranza, che anche se menzoniera, continua a sorgere ogni giono coi raggi del sole.