Sentimentalmente

Un gancio appeso al cielo...


  Strada facendo ci sarebbe bisogno di imbattersi in quel gancio in mezzo al cielo; ce ne sarebbe bisogno per  tentare una scalata alle visioni oltre il pensiero, quelle che ci sfuggono per quei minimi particolari che basterebbero ad aiutarci, una visione completa, mai sfumata ai bordi, come solo salendo verso il cielo gli occhi potrebbero avere... vediamo che pensa del cielo la grande anima poetica di Wislava Szymborska:Il cieloDa qui si doveva cominciare: il cielo.Finestra senza davanzale, telaio, vetri.Un’apertura e nulla più,ma spalancata.Non devo attendere una notte serena,né alzare la testa,per osservare il cielo.L’ho dietro a me, sottomano e sulle palpebre.Il cielo mi avvolge ermeticamentee mi solleva dal basso.Perfino le montagne più altenon sono più vicine al cielodelle valli più profonde.In nessun luogo ce n’è piùche in un altro.La nuvola è schiacciata dal cieloinesorabilmente come la tomba.La talpa è al settimo cielocome il gufo che scuote le ali.La cosa che cade in un abissocade da cielo a cielo.Friabili, fluenti, rocciosi,infuocati e aerei,distese di cielo, briciole di cielo,folate e cumuli di cielo.Il cielo è onnipresenteperfino nel buio sotto la pelle.Mangio cielo, evacuo cielo.Sono una trappola in trappola,un abitante abitato,un abbraccio abbracciato,una domanda in risposta a una domanda.La divisione in cielo e terranon è il modo appropriatodi pensare a questa totalità.Permette solo di sopravviverea un indirizzo più esatto,più facile da trovare,se dovessero cercarmi.Miei segni particolari:incanto e disperazione.Wisława Szymborska