Sto vivendo un periodo di grande nervosismo, mi irrita tutto quello che mi circonda, le persone, la pandemia e tutto quello che questa bestiaccia si trascina appresso. Odio le situazioni che si vengono a creare tra chi è in preda al panico e chi vorrebbe conviverci almeno con santa pazienza, se non con assoluta indifferenza.Questo coronavirus mi ha colpito nell'anima, mi sta facendo diventare cattiva e questo non mi piace. Mi conosco e so quando è arrivato il momento di spegnere la radio, le Tv, di chiudere i giornali, di lasciare a Roma quello che Roma non sa fare per l'Italia, e di aprire qualche testo di filosofie orientali, le uniche che riescono a ridarmi quella quiete, di cui ho immenso bisogno.Quale rimedio contro l'insofferenza? Di certo la pazienza. A lei il mio pensiero. Buddha ha sete dopo un lungo viaggio, l'acqua del lago è sporca, imbevibile, dopo l' abbeveraggio di alcuni buoi. I suoi discepoli vorrebbero proseguire, cercare altra acqua, ma lui li ferma,anche se vede crescer l'insofferenza. Dopo un po' un discepolo torna al lago ed, anche stavolta, torna a mani vuote:l'acqua è ancora torbida, imbevibile e il discepolo sta per perdere la calma,se non fosse per la sua posizione e l'assoluta calma di Buddha.Trascorre un altro po' di tempo e finalmente il discepolo torna con le borracce colme di un'acqua fresca e limpida."Non penso abbia pulito tu questa meravigliosa acqua",dice il grande maestro,"No!"risponde il discepolo, "si è pulita da sola.". "Ecco, vedi, il tempo ha fatto questo, permettendo al fango di depositarsi sul fondo, rendendo l'acqua nuovamente potabile. Per oni cosa ci vuole tempo, il suo tempo, e per noi,che aspettiamo un risultato, ci vuole molta pazienza." Una semplice storiella che mi ha portata a meditare sul tempo, che è la chiave di tutto. Per ognuno di noi non è eterno, ma limitato, ma una vita basta e avanza .Attenzione a non cadere nella trapppola della frenesia.Anche la pandemia avrà il suo tempo, forse non se ne andrà mai più, resterà fra noi , come moltissimi altri virus, piano piano si svilupperà una forma di immunità in tutte le persone, sarà per qualcuno un semplice raffreddore, per qualcun altro una influenza banale, per pochi altri forse una brutta complicanza, da cui non tutti ne verranno fuori. E saranno coloro , il cui tempo su questa terra è scaduto, e sarebbe successo comunque. La mia meditazine è finita qui, tra queste righe.Pazienza, ho bisogno di accudire la pazienza, di non guardare più quello che mi capita intorno. Pazienza e tempo al tempo. E se all'improvviso uno starnuto, un colpo di tosse ? Pazienza, vedremo domani come sarà, anche il nostro corpo ha bisogno di tempo per capire se gli sta succedendo qualcosa, niente panico, pazienza e tempo. Al massimo sarà utile la mascherina,per chi mi starà vicino, come ho sempre fatto, in tutta la mia vita, incompresa da sempre. Sinceramente mi sento meglio.Al diavolo tutto il resto, che intanto non posso cambiare. And now go on..
And now go on...
Sto vivendo un periodo di grande nervosismo, mi irrita tutto quello che mi circonda, le persone, la pandemia e tutto quello che questa bestiaccia si trascina appresso. Odio le situazioni che si vengono a creare tra chi è in preda al panico e chi vorrebbe conviverci almeno con santa pazienza, se non con assoluta indifferenza.Questo coronavirus mi ha colpito nell'anima, mi sta facendo diventare cattiva e questo non mi piace. Mi conosco e so quando è arrivato il momento di spegnere la radio, le Tv, di chiudere i giornali, di lasciare a Roma quello che Roma non sa fare per l'Italia, e di aprire qualche testo di filosofie orientali, le uniche che riescono a ridarmi quella quiete, di cui ho immenso bisogno.Quale rimedio contro l'insofferenza? Di certo la pazienza. A lei il mio pensiero. Buddha ha sete dopo un lungo viaggio, l'acqua del lago è sporca, imbevibile, dopo l' abbeveraggio di alcuni buoi. I suoi discepoli vorrebbero proseguire, cercare altra acqua, ma lui li ferma,anche se vede crescer l'insofferenza. Dopo un po' un discepolo torna al lago ed, anche stavolta, torna a mani vuote:l'acqua è ancora torbida, imbevibile e il discepolo sta per perdere la calma,se non fosse per la sua posizione e l'assoluta calma di Buddha.Trascorre un altro po' di tempo e finalmente il discepolo torna con le borracce colme di un'acqua fresca e limpida."Non penso abbia pulito tu questa meravigliosa acqua",dice il grande maestro,"No!"risponde il discepolo, "si è pulita da sola.". "Ecco, vedi, il tempo ha fatto questo, permettendo al fango di depositarsi sul fondo, rendendo l'acqua nuovamente potabile. Per oni cosa ci vuole tempo, il suo tempo, e per noi,che aspettiamo un risultato, ci vuole molta pazienza." Una semplice storiella che mi ha portata a meditare sul tempo, che è la chiave di tutto. Per ognuno di noi non è eterno, ma limitato, ma una vita basta e avanza .Attenzione a non cadere nella trapppola della frenesia.Anche la pandemia avrà il suo tempo, forse non se ne andrà mai più, resterà fra noi , come moltissimi altri virus, piano piano si svilupperà una forma di immunità in tutte le persone, sarà per qualcuno un semplice raffreddore, per qualcun altro una influenza banale, per pochi altri forse una brutta complicanza, da cui non tutti ne verranno fuori. E saranno coloro , il cui tempo su questa terra è scaduto, e sarebbe successo comunque. La mia meditazine è finita qui, tra queste righe.Pazienza, ho bisogno di accudire la pazienza, di non guardare più quello che mi capita intorno. Pazienza e tempo al tempo. E se all'improvviso uno starnuto, un colpo di tosse ? Pazienza, vedremo domani come sarà, anche il nostro corpo ha bisogno di tempo per capire se gli sta succedendo qualcosa, niente panico, pazienza e tempo. Al massimo sarà utile la mascherina,per chi mi starà vicino, come ho sempre fatto, in tutta la mia vita, incompresa da sempre. Sinceramente mi sento meglio.Al diavolo tutto il resto, che intanto non posso cambiare. And now go on..