Sentimentalmente

L'insostenibile leggerezza del vivere oggi...


  Mai come in questi periodi ,inimmaginabili fino a poco tempo fa la vita si sente, nel senso che ci accorgiamo di esistere, costretti come siamo da regole, che hanno sconvolto l'inconsapevolezza del vivere,  perchè la routine ci porta ad osservare solo i piccoli intoppi, il contrattempo risolvibile; eravamo abituati a ricercare tutto quello che, ricco di frivolezza e superficialità, pareva alleggerire la nostra quotidianità. Milan Kundera scriveva nel suo meraviglioso " L'insostenibile leggerezza dell'essere", romanzo di vita, d'amore, di filosofia esistenziale.  “Il fardello più pesante è quindi allo stesso tempo l’immagine del più intenso compimento vitale. Quanto più il fardello è pesante, tanto più la nostra vita è vicina alla terra, tanto più è reale e autentica”.   Leggere e rileggere questa affermazione mi fa capire che vivere non è quella leggerezza, che fa volare ed appartiene in  un certo senso al mondo dei sogni,ma  imparare a camminare coi piedi ben piantati per terra con la leggerezza di potere mettere il giusto impegno nel risolvere le difficoltà presenti e quelle future.   E poichè questo peso è anche sofferenza torno a Kundera con questa affermazione: “Non c’è nulla di più pesante della compassione. Nemmeno il nostro proprio dolore è così pesante come un dolore che si prova con un altro, verso un altro, al posto di un altro, moltiplicato dall’immaginazione, prolungato in centinaia di echi”.Visto con gli occhi dell'amore il dolore altrui riesce a essere più duro del proprio.. La compassione è un grande peso perché è un dolore irrisolvibile. Potremmo affrontare la nostra sofferenza, ma quella degli altri appartiene a loro, anche se ci fa parimenti soffrire.  Tutto quanto  ci accade ha quel velo opaco dell'imprevedibile, anche se conseguenze ovvie di cio che è al momento. E noi siamo tutti ignari, per quanta esperienza di vita si possa avere.  Non c'è differenza tra il vecchio e il bambino perchè: “Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future”, distruggendo l'idea che ogni vita debba avere la sua ragione di essere, il suo perchè. Ecco dove  sta l'insostenibile leggerezza della vita.“La vita è uno schizzo di nulla, un abbozzo senza quadro”.