Il 23 gennaio 1832 nasceva a Parigi il pittore Edouard Manet (1832-1883), un artista che ha segnato la ricerca artistica dell’Ottocento francese e non solo. Tra le sue opere più celebri ricordiamo:Le déjeuner sur l’herbe (1863), l’Olympia (1863), il Ritratto di Emile Zola (1868), Il Balcone (1869) e il Bar delle Folies-Bergère (1881-1882). Opere cardine della storia dell’arte.Manet è un parigino che ha vissuto la grande transizione tra società contadina e società urbana,è stato il cantore, insieme alla sua generazione di artisti, delle nuove abitudini e dei nuovi spazi cittadini. E delle nuove malinconie, come nel Bar Folies-Bergère. La componente naturale, quasi soffocata nella città, è sempre presente nell’opera di Manet. La eredita dello studio con il paesaggista Camille Corot,e Manet allora dipinge frequentemente en-plein-air,anche se ha sempre avuto un certa predilezione per le nature morte, inserite spesso nei suoi dipinti.Non sorprende, quindi, che, l’artista nel 1880 abbia dipinto un mazzo di asparagi. La vicenda del quadro è curiosa e divertente.Il direttore del Gazette des Beau Arts e collezionista, Charles Ephrussi, commissionò al pittore parigino una natura morta. Manet scelse come soggetto un mazzo di asparagi. Il perché? Non è dato saperlo. Ma il risultato è senz’altro “vivace”, come scrive Georges Bataille. Un quadro di un naturalismo genuino e istintivo.
L'asparago... Eduard Manet lo dipinse-
Il 23 gennaio 1832 nasceva a Parigi il pittore Edouard Manet (1832-1883), un artista che ha segnato la ricerca artistica dell’Ottocento francese e non solo. Tra le sue opere più celebri ricordiamo:Le déjeuner sur l’herbe (1863), l’Olympia (1863), il Ritratto di Emile Zola (1868), Il Balcone (1869) e il Bar delle Folies-Bergère (1881-1882). Opere cardine della storia dell’arte.Manet è un parigino che ha vissuto la grande transizione tra società contadina e società urbana,è stato il cantore, insieme alla sua generazione di artisti, delle nuove abitudini e dei nuovi spazi cittadini. E delle nuove malinconie, come nel Bar Folies-Bergère. La componente naturale, quasi soffocata nella città, è sempre presente nell’opera di Manet. La eredita dello studio con il paesaggista Camille Corot,e Manet allora dipinge frequentemente en-plein-air,anche se ha sempre avuto un certa predilezione per le nature morte, inserite spesso nei suoi dipinti.Non sorprende, quindi, che, l’artista nel 1880 abbia dipinto un mazzo di asparagi. La vicenda del quadro è curiosa e divertente.Il direttore del Gazette des Beau Arts e collezionista, Charles Ephrussi, commissionò al pittore parigino una natura morta. Manet scelse come soggetto un mazzo di asparagi. Il perché? Non è dato saperlo. Ma il risultato è senz’altro “vivace”, come scrive Georges Bataille. Un quadro di un naturalismo genuino e istintivo.