Sentimentalmente

"Io sono brutto, ma..."


Non avevo mai trovato testi specifici che raccontassero la bruttezza, come al contrario viene raccontata la bellezza, in tutte le sue forme ed in tutti i campi, continuando la bellezza  ad essere una senzazione, o emozione soggettiva Per definire questa specie di estasi che si prova di fronte ad una cosa , qualunque essa sia,usiamo dire " bello" ed una serie infinita di aggettivi, perchè sono davvero tanti quelli che usiamo  per qualcosa che ci piace ed altrettanti i sinonimi per definire la bellezza.  Di recente ho letto il saggio di Umberto Eco sulla bruttezza ed è stato un interessante scoprire come questa sia stata vista nel tempo degli umani ed interpretata. I primi uomini non la conoscevano per paragone, ma la subivano supinamente negli eventi della natura,la temevano in un certo senso come una divinità che alterava la normalità del quotidiano. I  Greci distinguevano semplicemente il bello e buono dal brutto e cattivo riferito all'universalità delle cose, mentre furono i cristiani a vedere nel brutto il male, l'orrendo del peccato che si traduceva in tutti quei personaggi che si incominciano a vedere nei primi dipinti sacri, dove i diavoli e i peccatori hanno forme orrende. E via via nei secoli l'attenzione cambia, gli uomini cambiano, ed anche il brutto,l'anormale entra a far parte della vita quotidiana con  sempre maggior attenzione, tanto che iniziano ad esserci trattati, storie e romanzi non solo su cose brutte immaginate, ma sulla bruttezza del quotidiano. Addirittura  nasce il fascino  del brutto, del terrificante tanto che fiorisce un pubblico sia di lettori, che spettatori di tutto quanto può anche far inorridire per ripugnanza, orrore,  brutalità.  E' stata una lettura interessante che mi ha coinvolta per circa due ore con grande interesse e mi fa tornare sulle sue pagine. Vorrei proporvi a proposito di bruttezza un brano di Karl Marx, una riflessione sul brutto e il potere. Io sono brutto, ma posso comprarmi la più bella delle donne.Dunque non sono brutto, in quanto l'effetto della bruttezza,il suo potere scoraggiante è annullato dal denaro.Io sono come individuo storpio,ma il denaro mi dà ventiquattro gambe: non sono dunque storpio.Io sono un uomo malvagio, infame,senza coscienza, senza ingegno,ma il denaro è onorato, dunque lo è anche il suo possessore[...] Io sono stupido, ma il denaro è la vera intelligenza di ogni cosa: come potrbbe essere stupido il suo possessore? Inoltre questo può comprarsi le persone intelligenti ( cosa non vera perchè molta gente con denaro  ha comprato solo gente stupida; basta gardare là dove si spera  che qualcosa cambi)e chi ha potere sulle persone intelligenti non è egli più intelligente dell'uomo intelligente?