Sentimentalmente

75 anni di Repubblica Italiana..


 A 75 da quel 2 giugno 1946  racconto quel giorno, che ricordo benissimo. Per prima cosa nacque mio fratello,e insieme a lui la Repubblia Italiana, dopo il referendum che sancì la sconfitta della monarchia , una vittoria  con appena 2000000 di voti in più e  circa un milione e mezzo di schede annullate perchè errate o bianche. Si votò anche il 3 giugno e  fu la prima elezione alla quale parteciparono anche le donne e la prima dopo 22 anni di fascismo.  La monarchia dei Savoia aveva regnato in Italia dall'unificazione del 1861. Agli elettori vennero date due schede, una per il referendum, e una per l'elezione dei deputati  dell'Assemblea Costituente, che avrebbe avuto il compito di redigere una nuova Costituzione, secondo l'esito del voto. Ricordo che mia madre fu molto felice di essere riuscita a votare nella prima elezione della sua vita e nella prima in cui venne riconosciuto diritto di voto alle donne- Il 1º luglio Enrico De Nicola venne nominato primo presidente della Repubblica Italiana, Alcide De Gasperi fu il primo presidente del Consiglio e il 1º gennaio 1948 entrò in vigore la nuova Costituzione della Repubblica Italiana. Si decise fin da subito di celebrare la Festa della Repubblica in occasione dell’anniversario del referendum (e non della proclamazione), ma dal 1977 al 1999, a causa della crisi economica della fine degli anni ‘70, è stata spostata alla prima domenica di giugno, per non perdere alcun giorno di lavoro. Fu il Presidente Ciampi a ripristinare il 2 giugno come festa della  Repubblica. Come è consuetudine, il cerimoniale ufficiale della Festa della Repubblica prevede che il Presidente della Repubblica deponga una corona d’alloro in omaggio al Milite Ignoto, all’Altare della Patria. Lungo i Fori Imperiali, sempre a Roma si svolge poi la sfilata delle forze armate. Sono due anni ormai, che a causa della pandemia Covid 19, le celebrazioni sono state ridimensionate e molto semplificate. Il 2 giugno è una delle giornate in cui è più facile ascoltare l’inno nazionale detto Inno di Mameli ma che in realtà si chiama Canto degli italiani.