Meriggiare pallido e assortopresso un rovente muro d'orto,ascoltare tra i pruni e gli sterpischiocchi di merli, frusci di serpi.Nelle crepe dei suolo o su la vecciaspiar le file di rosse formichech'ora si rompono ed ora s'intreccianoa sommo di minuscole biche.Osservare tra frondi il palpitarelontano di scaglie di marementre si levano tremuli scricchidi cicale dai calvi picchi.E andando nel sole che abbagliasentire con triste meravigliacom'è tutta la vita e il suo travaglioin questo seguitare una muragliache ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.Eugenio Montale__Da ossi di seppia.
I tigli e i gelsomini profumano l'afa del meriggio...
Meriggiare pallido e assortopresso un rovente muro d'orto,ascoltare tra i pruni e gli sterpischiocchi di merli, frusci di serpi.Nelle crepe dei suolo o su la vecciaspiar le file di rosse formichech'ora si rompono ed ora s'intreccianoa sommo di minuscole biche.Osservare tra frondi il palpitarelontano di scaglie di marementre si levano tremuli scricchidi cicale dai calvi picchi.E andando nel sole che abbagliasentire con triste meravigliacom'è tutta la vita e il suo travaglioin questo seguitare una muragliache ha in cima cocci aguzzi di bottiglia.Eugenio Montale__Da ossi di seppia.