Sentimentalmente

Nel mezzo del nulla...


  Là dove tutto  è iniziato, noi non c'eravamo.Là dove tutto avrà fine, noi non ci saremo. Pertanto le nostre conoscenze su quanto è accaduto e quanto succederà possono soltanto essere relative e superficiali. L'oggettività del nostro essere, il perchè del nostro essere sono altrettanto frutto del nostro pensiero , che si basa su concetti che nessuno può provare come certi.Abbiamo intorno a noi un mondo sul quale si studia da migliaia di anni e quello che sappiamo dell'origine di tutto è molto poco, limitato alla nostra galassia, che vive in continuo mutare all'interno di un universo in continua espansione, del quale nessuno sa dirci quando finirà. Eppure la presunzione dell'uomo, che si è posto ormai al centro di questo universo pretende di sapere tutto sul clima, sulla salute dell'uomo e del pianeta, cercando la causa ad eventi, che nei millenni hanno avuto la loro ciclicità, e ciò nonostante questo mondo è ancora qui. Mi chiedo se, valutando la nostra vita un attimo nel tempo dell'universo, valga la pena rovinare questo attimo nella smania di acquisire sempre più  presunte certezze, nella convinzione che le super macchine dotate di intelligenze e capacità di esercizio milioni di volte superiori alla nostra intelligenza possano rendere migliore  la vita di questo uomo, che , negli ultimi tempi, in balia di  un microscopico virus, ha dimostrato tutta la sua fragilità  e incapacità-  Non so come sarebbe imparare a vivere ogni attimo nella meraviglia di quel momento sempre unico, sempre diverso, nel pensiero dell'amore per tutto e per tutti, anzichè nel game degli algoritmi sempre più sofisticati, che continueranno  a complicarsi fino a ridursi a due e poi ad uno, che avrà un mondo costruito su una montagna di denaro in crescita ;per cosa?  Oltre  il tutto c'è solo la fine di tutto e sono convinta, che, se pensassimo a questo spesso, la nostra vita sarebbe molto più serena-