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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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Messaggi di Ottobre 2016

Prima di dormire...

Post n°3348 pubblicato il 26 Ottobre 2016 da g1b9
 

  Prima di dormire  apro a caso  la  Bibbia, il libro che occupa il primo posto della mia biblioteca della notte.  Poi leggo sempre quella pagina, anche quando mi capitano versetti  storici,  quei noiosi capitoli fatti di nomi, che vogliono raccontarci le dinastie. Che bellezza però quando la pagina è una come questa:

Dal Libro di Giobbe.

Ma la saggezza, dove trovarla? Dov'è il luogo dell'intelligenza? L'uomo non ne sa la via, non la si trova sulla terra dei viventi. L'abisso dice: “Non è in me”; il mare dice: “Non sta da me”. Non la si ottiene in cambio d'oro, né la si compra a peso d'argento.

 


 
 
 

I due re e i due labirinti.

Post n°3347 pubblicato il 25 Ottobre 2016 da g1b9
 

I due re e i due labirinti

di Jorge Luis Borges

Narrano gli uomini degni di fede (ma Allah sa di più) che nei tempi antichi ci fu un re delle isole di Babilonia che riunì i suoi architetti e i suoi maghi e comandò loro di costruire un labirinto tanto involuto e arduo che gli uomini non si avventuravano a entrarvi, e chi vi entrava si perdeva. Questa costruzione era uno scandalo, perché la confusione e la meraviglia sono operazioni proprie di Dio e non degli uomini. Passando il tempo, venne alla sua corte un re degli arabi, e il re di Babilonia (per burlarsi della semplicità del suo ospite) lo fece penetrare nel labirinto, dove vagò offeso e confuso fino al crepuscolo. Allora implorò il soccorso divino e trovò la porta. Le sue labbra non proferirono nessun lamento, ma disse al re di Babilonia ch’egli in Arabia aveva un labirinto migliore e che, a Dio piacendo, gliel’avrebbe fatto conoscere un giorno. Poi fece ritorno in Arabia, riunì i suoi capitani e guerrieri e devastò il regno di Babilonia con sì buona fortuna che rase al suolo i suoi castelli, sgominò i suoi uomini e fece prigioniero lo stesso re. Lo legò su un veloce cammello e lo portò nel deserto. Andarono tre giorni e gli disse: « Oh, re del tempo e sostanza e cifra del secolo! In Babilonia mi vorresti perdere in un labirinto di bronzo con molte scale, porte e muri; ora l’Onnipotente ha voluto ch’io ti mostrassi il mio dove non ci sono scale da salire, né porte da forzare, né corridoi da percorrere, né muri che ti vietano il passo».
Poi gli sciolse i legami e lo abbandonò in mezzo al deserto, dove quegli morì di fame e di sete. La gloria sia con Colui che non muore.

 Che pensate di questi due Re?

 

 
 
 

Curiosità al profumo delicato della rosa.

Post n°3346 pubblicato il 24 Ottobre 2016 da g1b9
 

 

 La rosa ci regala l'energia della purezza,  passione celestiale,trasmutazione e perfezione spirituale. E' un antico simbolo  per la gioia  dello spirito.  Mentre la maggior parte di noi, oggi identifica la rosa  esclusivamente con l'amore, essa porta tutti questi significati.Inoltre  la rosa è l'emblema della discrezione, termine che deriva dal latino sub rosa, ossia sotto la rosa.  Quando  nel medio evo le società segrete si incontravano, dal soffitto pendevano  composizioni di questi fiori e dovunque erano sparse rose per ricordare ai membri riuniti che ciò, che era stato discusso ,sarebbe stato da ritenere  trettamente confidenziale. Anche se possiamo pensare che questo rito venisse usato soltanto quando c'erano delgli iniziati. Oltre questo la rosa continua ad essere un fiore, messaggero d'amore, testimonianza d'amore puro, appassionato, di gelosia a seconda del suo colore, se è profumata e no; le sue spine continuano a rappresentare le pene, che  si accompagnano a questo grande sentimento, del quale siamo perennemente assetati. E la sua bellezza è tanta,infatti è un fiore amato in ogni parte de mondo,  coltivato dovunque nelle sue innumerevoli varietà, che si sono , nel tempo, adattate ai vari climi del mondo.

 

 
 
 

Il cerchio della vita...

Post n°3345 pubblicato il 23 Ottobre 2016 da g1b9
 

 

 
 
 

Perchè la nostalgia...

Post n°3344 pubblicato il 22 Ottobre 2016 da g1b9
 



Nostalgia, letteralmente dal greco “dolore per il ritorno”. Ma più che il ritorno in un luogo – e allora è la patria perduta, è l’Itaca agognata da Odisseo – è il ritorno in un tempo passato, impossibile e dunque proprio per questo doloroso. È il rimpianto che si fonde con il desiderio, la malinconia con la dolcezza. Kundera scrive: “Perché la nostalgia non intensifica l’attività della memoria, non risveglia ricordi, basta a se stessa, alla propria esistenza, assorbita com’è dalla sofferenza”. La nostalgia è dunque un piacere masochistico, come si può leggere in questo paragrafo da Seni di Ramón Gomez de la Serna: “I seni della vedova divennero più splendidi che mai, perché dimentichi del desiderio nel tempo in cui erano in uso, ora ch’erano in disuso, conoscevano quel che di più intenso c’è nel piacere: la nostalgia”.
“La nostalgia è una seducente bugiarda” disse in un’intervista a Newsweek nel 1971 il diplomatico americano George Wildman Ball. Ci dà quello che chiediamo, ci nasconde dettagli e ne ingigantisce altri. Perché “La nostalgia già non è quello che era” come nota il romanziere statunitense Peter De Vries: come certi regimi riscrive il passato, sfuocando qua e là, ritoccando i colori dove necessario, costruendo una storia alternativa e “ufficiale” a quella reale.
Insomma, alla fine la nostalgia è come un farmaco: in piccole dosi può essere un curativo alle ansie e alle angosce dei nostri giorni, una gustosa pasticca dolceamara che ci fa riprovare le emozioni di un tempo e ci intenerisce il cuore – quando portavo le espadrillas, quando la sera andavamo in pineta, quando ballavamo ascoltando alla radio gli Spandau Ballet – ma in dosi massicce diventa un veleno.



 
 
 
 
 

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Don't let someone become a priority in your life , when you are an  optional in their life... Relationships work best when they are balanced.

 

 

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