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Un blog creato da g1b9 il 10/01/2009

Sentimentalmente

Tutto ció che mi dá emozioni....

 
 

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Messaggi del 06/10/2018

Il potere della gentilezza...

 

  "Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent’anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient’altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre."

Eleanor, protagonista del  bel libro di Gail Honeyman ,così si descrive e credo che, chiunque, almeno per qualcosa  possa identificarsi, perché Eleanor è una persona normale, normalissima.  Noiosamente abitudinaria, persa totalmente nella sua routine da pensare che tutto il mondo sia così, abitudinario.Eleanor Oliphant sta benissimo.
L’unica  cosa che pare strana   è la telefonata della madre che arriva dal carcere, sempre alla stessa ora, ogni mercoledì. Anche questa un’abitudine ,immutata ."Eleanor Oliphant sta benissimo" vuole essere lasciata in pace e ignorata, quasi fosse invisibile . Spera che la gente che incontra  finga di non vederla .Del resto è profondamente convinta che " se qualcuno ti chiede come stai, si aspetta che tu risponda BENE. Non devi dire che la sera prima ti sei addormentata piangendo, perché erano due giorni di fila che non parlavi con un’altra persona. Devi dire: BENE".
 A questa risposta , chiunque tira un sospiro di sollievo, dopotutto  chi sta bene non ha bisogno di niente, ed è più semplice relazionarsi con una persona che non ha bisogno di nulla, piuttosto che avere a che fare con persone che  hanno problemi e avrebbero bisogno di aiuto, di comprensione, di vicinanza o, molto più semplicemente di gentilezza. È proprio la gentilezza che stravolge il  mondo  in cu si muove Eleanor. La gentilezza di Raymond, un collega di lavoro che, pur  accettandola com'è, riesce a farle intravedere la possibilità di un punto di vista diverso.
  "Suppongo che una delle ragioni per cui siamo in grado di continuare a esistere nell’arco di tempo assegnatoci in questa valle verde e azzurra di lacrime è che, per quanto remota possa sembrare, c’è sempre la possibilità di un cambiamento".
Leggendo questo romanzo  si affaccia alla mente il pensiero di Tomasi di Lampedusa , dal "Gattopardo",secondo il quale, se si vuole che tutto rimanga com’è occorre che tutto cambi.
Ebbene qui , al contrario, Eleanor cambia davvero poco nella  sua vita, ma quel poco basta a far sì che tutto quello che cambia anche solo poco, sia meglio di prima, ma ,soprattutto ,da come lei pensava  sarebbe stato meglio.È un romanzo in cui succedono poche cose, ma che, dal punto di vista emotivo, hanno un effetto enorme, poichè riescono a  stravolgere un mondo che sembrerebbe destinato a rimanere immutabile.
È un romanzo che parla di cambiamento e ne mette in luce le contraddizioni. Cambiare non è facile, ma allo stesso tempo è semplicissimo, perché ciò che non è successo in una vita può accadere in un minuto. Nella vita di Eleanor non mancano episodi drammatici i cui effetti sono emotivi e fisici, ma nel momento in cui perde l’equilibrio anche solo per un secondo, niente è più come prima.
Il cambiamento è un processo lento e veloce, doloroso e piacevole, subito o voluto, inconscio o consapevole, ma sempre e comunque irreversibile.

Gail Honeyman è al suo romanzo di esordio, ma "Eleanor Oliphant sta benissimo" è un  libro bellissimo.Lo è per quello che racconta, per la caratterizzazione dei personaggi ,tutti diversi ma tutti necessari, lo è per la descrizione dei sentimenti e delle emozioni che sono il vero cuore del libro. Eleanor è un personaggio molto bello e questo romanzo racconta la sua storia, una storia che non ti aspetti ma che fa pensare, molto.

 

 

 

 

 
 
 
 
 

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